di Marina Verdenelli
Siccità, anche le Marche chiedono lo stato di emergenza. La crisi idrica ha portato diversi comuni ad emanare ordinanze per razionare l’utilizzo dell’acqua e tra questi c’è anche quello di Ancona la cui firma era in previsione tra ieri sera e questa mattina. Si inizia a dare un freno a tutti gli usi non necessari e vengono imposte anche fasce orarie per aprire i rubinetti fino al prossimo 30 settembre. I Comuni che hanno già aderito alle ordinanze sono Polverigi, Senigallia, Barbara, Falconara e Monte San Vito ma si prevede una aggiunta di massa. A Falconara l’ordinanza antispreco è stata firmata ieri dalla sindaca Stefania Signorini dopo il decalogo per l’uso responsabile. E’ vietato prelevare acqua dall’acquedotto pubblico "per lavare piazzali e cortili, lavare privatamente l’auto, riempire fontane, vasche ornamentali e piscine". Per irrigare orti e giardini sarà possibile solo il lunedì, mercoledì e venerdì in un orario compreso tra le 22 e le 7. Il lavaggio privato dei veicoli sarà possibile solo in autolavaggio autorizzati. "La situazione meteorologica – si legge nell’ordinanza di Falconara – è contraddistinta da una condizione da moderata a severa, in peggioramento. L’andamento ha determinato condizioni di siccità idrologica relativa alle portate dei corsi d’acqua e delle sorgenti". Il provvedimento era inevitabile.
A Senigallia il sindaco Massimo Olivetti ha firmato ieri l’ordinanza per un utilizzo responsabile dell’acqua. Su tutto il territorio comunale, con decorrenza immediata e sino al 30 settembre, salvo diverse comunicazioni, è vietato il consumo di acqua per l’irrigazione e annaffiatura di orti, giardini e prati nei giorni di martedì, giovedì, sabato e domenica, dalle 7 alle 22. Vietato il lavaggio di cortili e piazzali e quello privato di veicoli a motore, vietati gli usi diversi da quello alimentare domestico, per l’igiene personale e per l’abbeveraggio degli animali. A Polverigi stessa linea con la specifica che chi non osserverà i divieti andrà incontro a sanzioni va vanno dai 25 ai 500 euro. Raccomandato il controllo dei contatori per eventuali perdite. Il sindaco Daniele Carnevali confida "nella collaborazione della cittadinanza". A Barbara l’ordinanza antisiccità è stata firmata dal sindaco Riccardo Pasqualini e a Monte San Vito dal primo cittadino Thomas Cillo e rispecchia quelle degli altri Comuni.
La crisi idrica ha tenuto impegnato il consiglio regionale di ieri che ha approvato un ordine del giorno al termine del dibattito che si è sviluppato in aula sulla base dei contenuti di cinque mozioni ed un’interrogazione. Nell’atto il presidente della giunta Francesco Acquaroli è stato impegnato a chiedere al presidente del Consiglio dei Ministri l’estensione al territorio delle Marche dello stato di emergenza per prevedere sostegni e ristori per i danni subiti dal comparto agricolo a seguito dell’emergenza siccità. Al momento, infatti, sono cinque le regioni che hanno ottenuto lo stato d’emergenza che riceveranno aiuti dal Governo: Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia.