Allerta, le scuole restano chiuse Il Misa a un soffio dall’esondazione

La situazione sembrava precipitare ieri mattina: fosso Sant’Angelo tracimato, allagate molte strade del centro. Acqua e fango a Cesano e Cesanella, problemi alle Saline. E l’emergenza non è finita.

Allerta, le scuole restano chiuse  Il Misa a un soffio dall’esondazione

Allerta, le scuole restano chiuse Il Misa a un soffio dall’esondazione

di Silvia Santarelli

Il Misa tiene sveglia la spiaggia di velluto, scuole chiuse anche oggi a Senigallia e nei comuni dell’hinterland. Lunedì poco dopo le 18, il sindaco ha firmato l’ordinanza che prevedeva la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per tutta la giornata di ieri. Una notte difficile quella trascorsa da quanti risiedono nelle zone colpite due volte dall’alluvione in otto anni: l’ultima otto mesi fa. Paura e preoccupazione hanno preso il sopravvento poco dopo le 5 quando fulmini e tuoni hanno annunciato l’arrivo della perturbazione che ha causato allagamenti di strade, garage, esercizi e abitazioni. La situazione sembrava sotto controllo poco dopo le 7, a dimostrarlo, il post del sindaco, corredato da foto e pubblicato sul suo profilo Facebook per tranquillizzare i cittadini. Due ore dopo la preoccupazione ha preso il sopravvento sulla speranza: il fosso Sant’Angelo è tracimato in alcuni tratti causando allagamenti in via Trieste, via Ciucci, via Rovereto e via Sardegna dove a fare infuriare i residenti sono state le grate del fosso Sant’Angelo rimosse solo in tarda mattinata. Poco dopo è toccato al quartiere Cesanella dove piazzale Michelangelo si è trasformato in una piscina a cielo aperto.Non è andata meglio a Cesano, dove un tratto della statale nord è stato chiuso al traffico a causa di allagamenti dovuti alla tracimazione del fosso del trocco. Acqua e fango sono tornate a scorrere sulle strade risvegliando i mostri nella mente degli alluvionati che lunedì sera hanno cercato di mettere in salvo il salvabile per evitare un altro disastro. Statale sott’acqua anche a Ciarnin e in un breve tratto di via Raffaello Sanzio. Occhi puntati oltre che sui fossi anche sul fiume che dopo le 12 ha iniziato a crescere notevolmente spaventando un centro storico deserto, a causa dell’ordinanza che disponeva la chiusura degli esercizi, dove la piena è passata alle 13,37 facendo tirare un sospiro di sollievo. "Andate ai piani alti delle case" ha ordinato il sindaco con una comunicazione. Piano piano la situazione è tornata sotto controllo. Ma è solo una calma apparente, perché stanotte e domani sono previste ancora piogge intense. L’auspicio è che, nonostante le previsioni, la spiaggia di velluto possa avere qualche ora di respiro, accompagnata da un raggio di sole, proprio com’è accaduto ieri. Ma il fiume si è ‘gonfiato’ nonostante la pioggia sia caduta, anche se abbondantemente, solo per alcune ore, mostrando tutta la fragilità di un territorio dove la messa in sicurezza resta la priorità, soprattutto con la stagione estiva alle porte.

Un incubo da cui Senigallia non si sveglia da otto mesi: da gennaio a ieri sono state 22 gli avvisi di allerta meteo diramati e già l’11 novembre e il 9 dicembre scorso le scuole erano rimaste chiuse a causa del rischio alluvione. La terra ha franato in alcuni tratti e il fango si è riversato su alcune strade di Arcevia dove la situazione resta sotto controllo e le scuole resteranno chiuse anche oggi. Scuole chiuse anche a Barbara dove il Nevola non allarma ma le previsioni non promettono nulla di buono, mentre sono due le strade chiuse in via cautelativa a Castelleone di Suasa dove oggi, come ad Ostra, dove è stato chiuso un tratto di strada in prossimità di un incrocio, le lezioni resteranno sospese. Tracimati i corsi d’acqua torrentizi a Serra de’ Conti, mentre il fiume, sceso di livello resta con una portata di acqua e fango notevoli: le scuole oggi resteranno chiuse. Niente lezioni nemmeno a Corinaldo e Trecastelli, dove la situazione resta monitorata.