Allontanata Botte e umiliazioni alla madre

Dopo mesi di violenze ha deciso di denunciare la figlia 25enne: per lei è scattato il braccialetto elettronico, non potrà avvicinarsi

Sarebbe stata ripetutamente maltrattata. Umiliata ed insultata, per mesi, specie all’interno dell’abitazione che condividono. Altre volte, quando la furia era incontrollabile, si riversava sugli oggetti di sua proprietà. Fino a quando lei, una madre anconetana, non si è armata di coraggio, dopo sofferenze indicibili e lunghe riflessioni, ed ha denunciato in questura sua figlia, una ragazza di 25 anni, ora allontanata da casa con il divieto di avvicinamento e l’applicazione del braccialetto elettronico. La giovane donna è indagata per il reato di maltrattamenti in famiglia ai danni della mamma con cui convive.

L’ordinanza di applicazione della misura cautelare disposta dal giudice per le indagini preliminari è stata eseguita lunedì pomeriggio dai poliziotti della Squadra mobile dorica, coordinati dalla Procura della Repubblica di Ancona. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, la 25enne – nel corso del tempo – avrebbe assunto "atteggiamenti sempre più prevaricatori e condotte obiettivamente maltrattanti". Un’escalation di violenza, soprattutto verbale, che si sarebbe concretizzata "in ingiurie ricorrenti, umiliazioni, svilimenti, atteggiamenti dispotici, danneggiamenti di beni", tali da aver reso "la convivenza" una "fonte di continua sofferenza". Troppo anche per una mamma, combattuta fino all’ultimo sul da farsi. Conseguenza delle condotte che avrebbe subito, oltretutto reiterate in un arco temporale piuttosto ampio. Un periodo parso come interminabile e nel quale la signora, alla fine, avrebbe maturato uno stato di forte prostrazione psicologica, che si è associato alla paura. E questa condizione, quindi, l’avrebbe persuasa.

Sicché nei giorni scorsi è stata lei a recarsi negli uffici della Squadra mobile di Ancona, nella sede di via Gervasoni, per sporgere una formale denuncia nei confronti della figlia. E così, una volta completata l’attività info-investigativa da parte del personale della Polizia di Stato, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo, dietro la richiesta della Procura di Ancona, ha decretato a carico della giovane indagata il provvedimento restrittivo. La 25enne è stata dunque allontanata dalla casa familiare. E per effetto della misura cautelare le sarà fatto assoluto divieto di avvicinarsi ad una distanza non inferiore di 500 metri dall’abitazione, nonché dal posto di lavoro della madre. Nei confronti della ragazza è stato anche applicato il braccialetto elettronico.