Quando ancora non è ancora terminata la raccolta delle segnalazioni dei danni causati dalle alluvioni del 18 e 19 settembre scorso, in particolare nella zona sud di Ancona e Castelferretti, la cifra complessiva dei danni ammonta già a "qualche decina di milioni di euro". Lo ha riferito, a margine del Consiglio regionale, l’assessore alla Protezione civile Stefano Aguzzi: "Siamo nella fase in cui stanno arrivando, in buona parte già arrivate, una serie di segnalazioni dei Comuni. Ad oggi si parla di qualche decina di milioni di euro di danni segnalati. Noi attendiamo che da qui ai prossimi giorni si concluda questa fase di raccolta". Quando ci sarà un quadro chiaro, ha annunciato Aguzzi, "entro i prossimi giorni faremo una relazione al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, dicendo quali Comuni, quanti Comuni e per quale entità di danni segnalati e tipologia; se sono danni ad abitazioni o a patrimonio pubblico".
Il patrimonio pubblico viene considerato dalla Regione e non dai Comuni. Appena la Regione avrà questi dati, ha detto ancora Aguzzi, "la Direzione nazionale di Protezione civile farà sopralluoghi, come avvenuto in passato per altre alluvioni, e vedremo quanti e quali Comuni saranno presi in considerazione per eventuali futuri ristori". "I ristori individuati e stanziati, cioè i 4 milioni – ha precisato Aguzzi – vanno a favore delle persone che hanno avuto bisogno di ospitalità, in questo caso non sono molte, o per rimuovere danni incombenti, come ad esempio una frana che sta portando via una strada o abitazioni messe a rischio da smottamenti; per risarcimento di danni futuri che siano di patrimonio pubblico o privato, dovremo attendere il sopralluogo del Dipartimento nazionale che concentri l’attenzione sui luoghi meritevoli di sostegno e sulle cifre da erogare. Oggi siamo ancora nella fase di individuazione dei problemi e dell’individuazione dei danni, dei costi".
Sui tempi di risarcimento, facendo riferimento alle precedenti esperienze del 2022 e 2023, tra la raccolta delle segnalazioni, i sopralluoghi e le valutazioni del Dipartimento di Protezione civile, ha ricordato Aguzzi, potrebbero passare un "paio di mesi" e poi "sono state stanziate le cifre che tutt’ora in qualche modo stiamo elargendo e parliamo di un anno e mezzo fa". "Non voglio dire che dovremmo attendere un anno e mezzo – ha proseguito Aguzzi – ma serviranno ancora alcune settimane per individuare meglio Comuni e danni reali; soprattutto occorrerà un attimo di tempo anche per poi essere riconosciuti ufficialmente dal Dipartimento nazionale per eventuali ristori e somme da elargire".