Alluvione, ecco la firma per 110 milioni di euro

Approvata la versione definitiva del Piano per la realizzazione della opere strutturali e infrastrutturali: i fondi arrivano dal governo

Alluvione, ecco la firma per 110 milioni di euro

Alluvione, ecco la firma per 110 milioni di euro

Alluvione, in arrivo 110 milioni: firmato il decreto di approvazione del Piano per la realizzazione delle opere strutturali e infrastrutturali finanziato con i fondi stanziati dal governo a seguito degli eventi alluvionali che hanno colpito le valli del Misa e del Nevola. Un piano partito in estate che giunge ora nella versione definitiva. "La prevenzione e la mitigazione del rischio idrogeologico sono una priorità – così il presidente Francesco Acquaroli –. Questo piano comprende una serie di interventi necessari e resi possibili grazie ai fondi stanziati dal governo, che ci hanno permesso, in un anno dall’alluvione, di procedere a una programmazione puntuale di opere importanti e strutturali in base alle velocizzazioni burocratiche introdotte dall’ordinanza 1011. Importante è stato il lavoro di coordinamento tra tutti gli enti coinvolti e tante sono le risorse in campo, a cui si aggiungono quelle stanziate dalla Regione, già implementate prima dell’alluvione e che ha stanziato successivamente fondi propri per circa 25 milioni. Una mole di attività importanti che produrrà effetti rilevanti nelle valli del Misa e del Nevola e nel comprensorio del Catria in termini di messa in sicurezza e ripristino della zona, mitigazione del rischio, manutenzione ordinaria e straordinaria dei corsi d’acqua e soprattutto una risposta infrastrutturale. Abbiamo potuto cogliere gli effetti degli interventi di manutenzione anche durante le ultime forti piogge delle scorse settimane; precipitazioni simili di portata a quelle del 2014 ma che non hanno avuto alcuna conseguenza sul territorio. L’obiettivo è restituire sicurezza e tranquillità alle popolazioni e alle imprese di questo territorio che ha già subito eventi drammatici".

Uno snellimento burocratico in quanto l’ordinanza consente di intervenire direttamente, a livello strutturale, sulle situazioni più gravi sotto il profilo dei rischi residui, previa intesa dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale: "L’ordinanza 1011 ha permesso di fatto un cambio di metodo operativo – ha sottolineato il vicecommissario per l’emergenza Alluvione Stefano Babini –. Una vera e propria svolta in termini di snellimento burocratico perché sarà possibile gestire interventi strutturali, come ad esempio vasche di laminazione o interventi sulle intere aste fluviali per la messa in sicurezza del territorio senza dover seguire le procedure ordinarie più lente e complesse".