
Alluvione, prorogato lo stato di emergenza. Un anno fa la spiaggia di velluto era stata messa in ginocchio dall’esondazione del Misa: domani per commemorare le 13 vittime porta Lambertina sarà illuminata di bianco, mentre dalla chiesa del Porto si potrà seguire la commemorazione: alle ore 20.30, partirà una fiaccolata (con tredici fiaccole) dal piazzale suor Emilia Balducci, a Pianello di Ostra; un luogo simbolo tra i più colpiti dalla forza dell’alluvione e alle 21,15 verrà celebrata una messa, presieduta dal vescovo di Senigallia Franco Manenti e concelebrata dai vescovi delle altre diocesi colpite – Andrea Andreozzi vescovo di Fano; Francesco Massara di Fabriano; Luciano Paolucci Bedini vescovo di Gubbio, in collegamento da Cantiano. L’intera commemorazione potrà essere seguita in diretta su Tvrs. La proroga consente di proseguire con tutte le disposizioni emesse all’indomani dei tragici fatti dell’anno scorso, compreso il riconoscimento del contributo per l’autonomia sistemazione per quelle famiglie che non sono ancora riuscite a sistemare la propria abitazione. Il provvedimento, più volte richiesto dal Sindaco di Senigallia, si è reso necessario in considerazione del fatto che gli interventi per il superamento del contesto di criticità sono tuttora in corso e pertanto l’emergenza non può ritenersi conclusa. Il Consiglio dei Ministri ha accolto una richiesta che il Presidente Acquaroli ed i Sindaci del "primo cratere" hanno sollecitato direttamente al Ministro per la Protezione Civile e le politiche del mare Nello Musumeci, in occasione del sopralluogo dello scorso luglio, dove ha potuto constatare di persona lo stato di avanzamento dei lavori in corso. Nel frattempo, il Vicecommissario Babini ha comunicato di aver individuato nel Consorzio di Bonifica, il soggetto che dovrà effettuare il ripristino del Ponte della Chiusa tra le Frazioni di Vallone e Cannella. Proprio ieri due tecnici incaricati dal Consorzio hanno effettuato il sopralluogo sul ponte per valutare l’intervento da mettere in atto. Al Consorzio è stata affidata anche la ricostruzione degli altri ponti nell’entroterra devastati dall’evento alluvionale del settembre scorso. Tempi che dovrebbero accorciarsi anche per la demolizione e la conseguente ricostruzione del ponte Garibaldi, l’obiettivo resta quello di terminare il tutto entro il 2024, in modo da poter riconsegnare alla città il manufatto, ma anche di poter ristabilire la viabilità diminuendo così il tempo di percorrenza dei tratti stradali che i senigalliesi percorrono quotidianamente.
Silvia Santarelli