Amat, oltre 500 spettacoli in quattro mesi

Centocinquanta di questi sono firmati da artisti marchigiani. L’assessore Biondi: "Il teatro è il luogo di crescita culturale e creativa"

Amat, oltre  500 spettacoli in quattro mesi

Amat, oltre 500 spettacoli in quattro mesi

di Raimondo Montesi

‘Ricorda di emozionarti, vieni a teatro! C’è qualcosa di bello per te’. E’ lo slogan di ‘Amat, che spettacolo’, il programma che alla prosa affianca danza, musica e circo contemporaneo, e che nei prossimi mesi proporrà decine di appuntamenti. Nella provincia di Ancona, solo per citare alcuni eventi di questo ultimo scorcio dell’anno, si va dal balletto, con ‘Lo schiaccianoci’ al Teatro Gentile di Fabriano (domani alle 21), alla prosa, con spettacoli come ‘La sorella migliore’ di Filippo Gili (venerdì alla Nuova Fenice di Osimo), interpretato da Vanessa Scalera, e ‘Mine vaganti’ di Ferzan Ozpetek, con Francesco Pannofino, Loredana Cannata e Simona Marchini (martedì 19 e mercoledì 20 al Teatro La Fenice di Senigallia); dal monologo di stand-up comedy ‘Stupida Show’ con Paola Minaccioni (giovedì 21 al Goldoni di Corinaldo) al concerto gospel del gruppo The Serenity Singers (il 27 al Teatro Comunale di Chiaravalle).

Intanto l’Amat sfodera grandi numeri: oltre 500 gli spettacoli, a partire dallo scorso settembre, di cui 150 firmati da artisti marchigiani, per oltre 130.000 biglietti e abbonamenti già venduti nel 2023 (un incremento del 25% per la vendita di abbonamenti rispetto alla stagione 2022-23). L’Amat programma, gestisce e promuove i progetti teatrali delle Marche in collaborazione con la Regione, 79 Comuni e altri soggetti associati, per non parlare dei 92 partner marchigiani (compagnie, fondazioni, associazioni). Non a caso il direttore Gilberto Santini osserva che "l’Amat è plurale, svolgendo un lavoro integrato con altre realtà". Tra queste ci sono le sette reti nazionali a cui aderisce. Molte le residenze artistiche per attori e compagnie che negli splendidi teatri storici della regione trovano una vera e propria ‘casa’ (vedi il ‘Gentile’ di Fabriano). Tanti i progetti nati per sostenere gli artisti locali, per diffondere la cultura teatrale fra i più giovani (vedi ‘Scuola di platea) e per coinvolgere i territori. L’assessore regionale alla Cultura Chiara Biondi sottolinea infatti "la funzione sociale del teatro, luogo privilegiato di crescita culturale e creativa della comunità, momento di aggregazione e coesione che permette ad ogni generazione di crescere e migliorare". Il presidente dell’Amat Piero Celani parla di "un’offerta teatrale di elevata qualità, attenta a cogliere quello che c’è di più interessante e divertente in Italia, e non solo ,e che valorizza anche le migliori risorse artistiche marchigiane".