Amazon, due mesi per salvare l’operazione Bacci: "Ma Interporto cambi atteggiamento"

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Due mesi per salvare l’operazione Amazon, per la quale il sindaco uscente Massimo Bacci si batterà fino all’ultimo (in caso di ballottaggio resterà in carica fino al 26 giugno). C’è tempo fino a luglio per salvare lo sbarco di Amazon all’Interporto. Lo ha reso noto in consiglio proprio il sindaco Massimo Bacci che aggiunto: "Dovrà cambiare l’atteggiamento di Interporto, se restano gli attuali amministratori è difficile si vada avanti. Occorre dimostrare che c’è interesse vero che la cosa si concretizzi". Dichiarazioni scaturite dalla discussione sulla pratica relativa all’autorizzazione alla sdemanializzazione e cessione di un tratto di strada comunale, con successiva acquisizione di un’area destinata a nuova viabilità pubblica, proprio in zona Interporto. "L’accordo fra Amazon e Scannell, ovvero lo sviluppatore che ne avrebbe dovuto realizzare il progetto – ha spiegato in aula il sindaco Massimo Bacci - è scaduto. Per luglio prossimo Amazon deve decidere se procedere o meno ad un investimento per una struttura della tipologia di quella che aveva in animo di realizzare a Jesi. Da ciò che mi risulta, l’area della Coppetella resta fra quelle prese in considerazione (dal colosso americano, ndr). Ma certo, dopo quanto accaduto in questi due anni, la situazione non è così semplice. Se Amazon non dovesse più arrivare, dovrà essere fatto un discorso forte su ciò che è avvenuto e sulle responsabilità, su cui io ho un’idea chiara. Abbiamo due mesi in cui fare di tutto – ha concluso Bacci - per cercare di concretizzare la cosa".

Sarà il nuovo Cda e il nuovo presidente di Interporto Massimo Stronati (presidente di Confcooperative Marche) che succederà a Marco Carpinelli e sarà nominato a giorni, a dover portare avanti la pratica. Accanto a lui dovrebbero esserci Gilberto Gasparoni, segretario Confartigianato Marche e l’imprenditrice jesina Roberta Fileni. Un Cda per la maggior parte jesino quindi. Ad inizio mese Scannell aveva chiesto di non interrompere il confronto in questa proroga di 30 giorni (scade a fine mese) necessari al general contractor per riallacciare i rapporti con il colosso americano, ma di fatto la pratica è rimasta ferma. Così come si sono fermati i lavori di scavo e sondaggio alla Coppetella. Un progetto che promette di portare oltre 2.500 posti di lavori tra diretti ed indotto e fortemente voluto da Confindustria che sta spingendo perché l’operazione si concluda.

Sara Ferreri