"Dopo l’incidente al Tk61, 135 cittadini mi conferirono l’incarico di avvocato difensore e, sulla scorta delle loro querele alla Tenenza dei carabinieri di Falconara per le esalazioni, partirono le indagini e fu aperto il fascicolo. In totale furono oltre mille le persone che denunciarono. Poi a maggio 2018 il pubblico ministero Irene Bilotta dispose gli accertamenti tecnici non ripetibili". Sono trascorsi anni, ma il legale dei cittadini e dei comitati ambientalisti Mal’Aria e Ondaverde, Monia Mancini, ricorda bene tutti i passaggi: "Partecipammo anche noi alle attività peritali con un nostro ingegnere, Tommaso Giambuzzi, che lavorò accanto al consulente della Procura, ingegnere Gabriele Annovi, per accertare effettivamente cosa fosse accaduto in raffineria". Mancini sottolinea l’impegno decisivo di cittadini e comitati nella risoluzione della vicenda giudiziaria e annuncia: "Nell’eventuale processo che scaturità dall’inchiesta "Oro nero", siamo pronti a costituirci parte civile. Siamo in costante contatto con molti di loro e siamo d’accordo che sia questa la strada giusta da perseguire".
CronacaAnche i comitati pronti a costituirsi