Ancona Città d’Asilo, rinnovata la collaborazione e il progetto tra il Comune di Ancona e il Ministero dell’Interno. Il capoluogo di regione non si tira indietro e rinnova un rapporto che ormai dura dai primissimi anni del nuovo millennio, quando Ancona ha iniziato a essere un punto di riferimento per l’accoglienza dei migranti, in particolare dei minori. Con un documento firmato nei giorni scorsi l’amministrazione comunale ha allungato la collaborazione per i prossimi tre anni, confermando il progetto dal 1° gennaio 2023 fino al 31 dicembre del 2025. Ora il Comune, in particolare l’assessorato ai servizi sociali e gli uffici che lo compongono, avranno tempo fino alla prossima settimana per ratificare l’accordo. A capo del procedimento è stata posta una delle funzionarie e Posizione organizzativa dell’assessorato, Simona Giovagnoni. L’accordo per proseguire nel progetto ‘Ancona Città d’Asilo’ riguarderà l’accoglienza dei migranti sia per la parte dedicata agli adulti che ai minori. Il tutto in un periodo molto complesso per il settore, con nuovi arrivi di migranti da vari fronti. All’emergenza bellica in Ucraina, con l’arrivo di alcune migliaia di profughi nel territorio provinciale anconetano, tornano a unirsi i canali migratori che da anni convergono in Italia e in Europa. Da una parte gli arrivi di migranti attraverso il Mediterraneo in Sicilia e su questo fronte la prefettura nelle settimane scorse ha attivato una ventina di posti di accoglienza del sistema Cas di sua competenza. A questo fronte però si è unito l’arrivo di decine di migranti dal Pakistan e dal Bangladesh che da giorni vivono all’esterno della questura dorica. Non ci sono molti posti per l’accoglienza, si da parte della prefettura che del Comune di Ancona e questo potrebbe essere un grande problema.