Ancona, il questore promette un giro di vite. "Curarsi in sicurezza è un diritto"

Vertice con la direzione dell’ospedale: più telecamere e vigilanza

Il questore, Oreste Capocasa (Antic)

Il questore, Oreste Capocasa (Antic)

Ancona, 24 agosto 2018 - Stop all’accattonaggio in ospedale, si studiano soluzioni per nuove telecamere e una vigilanza più dinamica. Un giro di vite immediato quello che si sta preparando per rispondere alle necessità della popolazione ospedaliera del policlinico di Torrette, il centro di salute più importante delle Marche. Gli episodi recenti hanno spinto le istituzioni a prendere dei provvedimenti.

Al centro del problema sempre e soltanto la sicurezza dei visitatori e dei pazienti del nosocomio. In prima linea c’è la questura di Ancona, presente da anni con una postazione fissa in pronto soccorso, un servizio insostituibile e di vitale importanza per la cittadella ospedaliera dove ogni giorno, tra personale, visitatori e pazienti girano oltre 3mila persone.

Presto un vertice della polizia con la direzione generale di Torrette, ad assicurarlo direttamente il questore di Ancona, Oreste Capocasa: "Gli ospedali non possono essere abbandonati sotto il punto di vista della sicurezza – rassicura Capocasa – Da parte nostra l’attenzione è massima. Proprio questa mattina (ieri, ndr) ho parlato con il direttore generale del’azienda ‘Ospedali Riuniti’, Michele Caporossi. Abbiamo stabilito di incontrarci di persona la prossima settimana per un vertice congiunto. Nessuna intenzione di fare gli sceriffi, ma punire chi commette infrazioni e tollerare chi si comporta bene. Al primo punto l’implementazione del sistema delle telecamere per una videosorveglianza adeguata. Ma non solo questo. Con lui e con i suoi collaboratori parleremo anche di come modificare il sistema di vigilanza che l’azienda ha meritoriamente messo in campo da tempo, c’è bisogno, tuttavia, di uno scatto in più, di rendere questa vigilanza molto più dinamica, vicina ai bisogni della cittadinanza ospedaliera. Cercheremo di creare nuove disposizioni, le guardie giurate dovranno fare qualcosa in più per garantire la massima sicurezza. Noi, assieme all’azienda, dobbiamo concorrere al miglioramento delle condizioni per chi sta curando la propria salute".

Di base la questione della sicurezza appunto, condizioni di igiene adeguate ad un luogo di cura, dove le persone hanno già altri problemi: "Non possiamo pensare che gli ospedali possano essere alla mercé di determinati personaggi – aggiunge il questore di Ancona – ciò non deve più accadere. Ripeto, le mansioni date alle guardie giurate dalla direzione io non le conosco, per questo ci incontriamo la prossima settimana. I vigilantes non devono essere presenti solo in contesti standard. Insomma, dobbiamo raggiungere un livello tale per far sì che le persone lì dentro, gli ammalati e chi li assiste, possano stare tranquilli, nella massima sicurezza. questo punto è fondamentale".