Ancona, poliziotto spara al rivale: "Le urla, i colpi e l’inseguimento come nei film"

Francesco Saverio De Dominicis vive proprio davanti al punto in cui è avvenuto tutto: "In questo quartiere oramai c’è da avere paura"

Ancona, 23 gennaio 2023 – “Ho sentito una discussione e ho iniziato ad insospettirmi. Poi delle urla, un primo sparo. Non era un petardo, molto peggio. Poi il secondo colpo. Quindi ancora grida: ‘Andiamo, scappiamo via’. Alcune persone a bordo di un furgone bianco, altre due su una Punto nera. Sono sfrecciate a tutta velocità verso piazza Salvo D’Acquisto". È la testimonianza choc di Francesco Saverio De Dominicis, anziano che vive con la moglie in un appartamento di una palazzina che sorge lungo via Flavia, proprio di fronte al centro giovanile dove è avvenuta la sparatoria che ha sconvolto Ancona. L’uomo era ancora sveglio quando è accaduto il tutto e, nonostante la scarsa visibilità, è riuscito ad intravedere qualcosa da casa sua. "Ero qui – indica con la mano De Dominicis, quando lo raggiungiamo all’interno dell’abitazione – Ero seduto sul divano, nel salone. Avevo appena terminato di vedere la trasmissione di Maria De Filippi, ‘C’è posta per te’, e avevo girato su un altro canale musicale per ascoltare delle canzoni. Sono un grande appassionato di musica", confida il pensionato al Carlino.

Ed entra nei dettagli del suo racconto. "Indicativamente saranno state tra le 2 e le 3 del mattino, non so dirvi l’orario preciso. Improvvisamente il rumore della pioggia battente è stato sovrastato dalle urla. In un primo momento ho pensato ad un litigio tra giovani, ma in un lampo la situazione è precipitata ed è andata ben oltre la semplice discussione. Sentivo discutere animatamente e in quel frangente ho percepito il primo colpo d’arma da fuoco. Non poteva trattarsi di un botto qualunque, né tantomeno un petardo. Se esplodono, fanno un rumore diverso – continua l’uomo – Intuendo, o comunque sospettando che qualcuno stesse sparando, ho aperto la finestra e sono andato sulla terrazza: ed è partito il secondo sparo. La paura è stata tanta, non sono riuscito a capire, vuoi per il buio, vuoi per la pioggia, se ci fosse qualche ferito. Ma ho visto un grande fuggi fuggi generale".

Secondo la ricostruzione dell’uomo, "alcune persone sono corse via all’interno di un furgone bianco, salendo persino dal portellone posteriore; altre due invece in una Punto che mi è sembrata nera. I mezzi sono partiti a folle velocità. Il furgone ha preso verso piazza Salvo D’Acquisto, poco dopo anche la Punto. Sembrava un inseguimento da film. Qualche minuto dopo – spiega De Dominicis, che nonostante il freddo è rimasto sul terrazzo per provare a capirci di più – ho rivisto passare l’auto: andava almeno a cento chilometri all’ora. Il furgone, invece, non è più passato".

Pur non avendo, nella notte, totale contezza di quanto accaduto, i dubbi dell’uomo sono stati fugati al mattino e in particolare "all’arrivo dei militari, degli uomini della Polizia scientifica vestiti con le tute bianche per i rilievi e anche di un fotografo che documentava ogni angolo di via Flavia", aggiunge l’anziano, che poi confessa al Carlino mentre guarda negli occhi la moglie intenta a preparare il pranzo domenicale: "C’è da avere paura. Non è la prima volta che accadono liti o risse in questa zona. Una volta mi è capitato di assistere ad una colluttazione tra un uomo e una donna nella palazzina di fronte: lui la stava picchiando selvaggiamente, io mi sono affacciato e ho gridato fortissimo per farlo smettere". Ma il peggio, evidentemente, doveva ancora venire. Come conferma un altro residente della zona di via Flavia, che incontriamo lungo la strada: "Ci mancavano le sparatorie. La questione sicurezza dei quartieri nuovi va affrontata con assoluta urgenza, altrimenti continueranno gli episodi di violenza o di giustizia privata. Non è più tollerabile, non possiamo vivere così: le persone sono esauste".