
La situazione aziendale della Conerobus resta ancora incerta e i problemi sono all’ordine del giorno
Ancona è tra le 18 città italiane in preda alle ondate di calore e le conseguenze si vedono nei fatti. Ieri mattina in via Colombo, al Piano, un passeggero ha accusato un malore a bordo di un mezzo della Conerobus e il soccorso al malcapitato ha di fatto bloccato tutta la rete stradale della zona. Il fatto è accaduto ieri poco dopo le 11 quasi all’inizio di via Colombo, davanti al mercato. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 a bordo dell’automedica e un’ambulanza di sostegno che dopo il primo soccorso hanno trasferito il paziente all’ospedale di Torrette. Per consentire l’intervento dei sanitari, con l’autobus praticamente bloccato in mezzo alla carreggiata, si sono verificati code e rallentamenti. Non è chiaro quanto abbia influito la temperatura all’interno del bus per il malore del passeggero, ma il problema dei guasti dell’aria condizionata a bordo di svariati mezzi della flotta Conerobus è un problema che si sta acuendo alla luce del nodo officine. Di sicuro ieri mattina l’aria condizionata non era in funzione a bordo di un autobus impiegato nella linea 42 in direzione Piano dalle Grazie: "Non si respirava lì dentro – racconta al Carlino uno dei passeggeri – i finestrini aperti per quanto possibile, ma dentro entrava aria calda. Non vedevo l’ora di arrivare in piazza Ugo Bassi per scendere".
Tra i guasti più frequenti dei mezzi Conerobus c’è proprio il sistema di condizionamento, ma trovare officine esterne disposte a effettuare interventi è sempre più difficile visti i rapporti complessi sotto il profilo dei crediti-debiti. Da qui la discussione interna all’azienda, aperta ai soci di maggioranza a partire dal Comune, sull’opportunità o meno di esternalizzare il servizio o rinforzare le officine interne.
Altro fronte caldo quello alla Fincantieri: "Purtroppo per noi è il periodo peggiore dell’anno perché facciamo navi in ferro e adesso siamo agli inizi: la maggior parte delle lavorazioni è a fiamma. Ci sono accessi in infermeria anche per malori e cali di pressione" dice Massimiliano Anastasi, Rls-Rsu della Fiom nello stabilimento Fincantieri che lancia l’allarme sulle condizioni di lavoro tra gli operai di un sito dove lavorano più di 4mila persone. "A una certa ora le lamiere si surriscaldano solo per effetto del sole, poi ci sono da considerare i lavori di saldatura e di carpenteria – aggiunge – Noi ci attiviamo per cercare di differenziare gli orari, ma non sempre è possibile. Si interviene con la distribuzione dei sali minerali, ma con i nostri lavoratori è più semplice rispetto agli altri. In ogni caso spesso ci si ferma e non tutte le aziende sono così pressanti, si riescono a fare delle pause".
Pierfrancesco Curzi