Sta riscuotendo grande successo la mostra "Ancona tra passato e futuro – I luoghi del lavoro e del tempo libero", ospitata nello Spazio Presente del Museo della Città. E’ la terza edizione di un’iniziativa nel segno della memoria e dell’identità, che consente al visitatori di fare un tuffo nel passato alla scoperta di luoghi perlopiù scomparsi o profondamente mutati. Sono gli esercizi commerciali e i luoghi di svago storici. Grazie a 70 immagini si può ‘passeggiare’ per le vie della città ritrovando negozi, bar, cinema, ristoranti e teatri. Previste anche tre iniziative collaterali. La prima è in programma giovedì (ore 18). Nella sede dell’Ordine degli Architetti verrà inaugurata una mostra con le immagini più significative dell’edizione 2023. Venerdì 18 e venerdì 25 Spazio Presente ospiterà due incontri su ‘Ancona nel Cinema’. Il primo è dedicato ai luoghi che hanno fatto da set cinematografico; il secondo alle grandi attrici di origine anconetana. L’esposizione, realizzata dal Lions Club Ancona Host in collaborazione con il Comune e con il patrocinio di Regione, Arcidiocesi, Parco del Conero e Ordine degli Architetti, sarà visitabile fino al 4 novembre, tutti i giorni (ore 10-13 e 16-19.30). Si chiuderà invece il 22 novembre la mostra "Presente Cinese: espressioni nell’arte contemporanea", in corso a Palazzo Cresci Antiqui (via della Loggia 5). Curato da Maurizio Fava, l’evento consente uno sguardo sulla vivace scena artistica della Cina moderna, attraverso le opere di alcune delle sue più rilevanti personalità: Xu De Qi, Zheng Yi, Zhang Hong Mei, Luo Zhi Yi e Song Yongping. Tutti, con il proprio stile unico, esplorano le complesse dinamiche di un paese in rapida e costante evoluzione, affrontando temi come la globalizzazione e il dialogo fra tradizione e modernità.
All’Accademia di Babele, negli spazi d’ingresso dell’ex Fiera della Pesca, prosegue fino al 31 ottobre la personale di fotografia e disegni di Sergio Marcelli, noto a livello internazionale. La mostra presenta, in particolare, una serie di foto storiche che confermano un artista votato all’evocativo, all’indistinto, all’evanescenza, al cromatismo sfumato. I suoi scatti rubano l’improbabile, l’invisibile.