Andar per mostre tra storia e rock

Tante le proposte tra le quali spicca la personale dedicata a Guido Harari alla Mole Vanvitelliana

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Per chi non può, o semplicemente non vuole andare al mare, ad Ancona e dintorni c’è l’opzione cultura, quella che si mette ‘in mostra’.

Varie sono infatti le esposizioni in corso, a partire da quella che sta facendo parlare di sé in tutta Italia, con tanto di servizio sul TG1. E’ ‘Guido Harari – Remain in light. 50 anni di fotografie e incontri’, la prima personale antologica del più noto fotografo rock d’Italia. Alla Mole le sue otto sezioni condensano mezzo secolo di attività, e solo l’elenco completo degli artisti immortalati da Harari richiederebbe un articolo a parte. I grandi ci sono quasi tutti: Bowie, Dylan, Lou Reed, Springsteen, Marley, Pink Floyd, McCartney, Harrison, Rolling Stones, Neil Young, Clash, Led Zeppelin, Prince, Police, Stevie Wonder, James Brown, Nirvana, Simon & Garfunkel, Santana, Ray Charles, Tina Turner, Tom Waits, Patti Smith, B.B. King, Zappa, Van Morrison, Clapton, Elton John, Bush, Clash, Cohen, Gabriel, Cave, R.E.M.... Ma Harari non è solo rock. Lui ha immortalato personaggi celebri, italiani e non, tra cui Saramago, Wenders, Richard Gere, Sepulveda, Ginsberg, Schygulla, Kemp, Jodorowsky, Baryshnikov, Salgado, Altman, Madre Teresa, Montalcini, Morricone, Moretti, Benigni, Eco, Antonioni, Fo e Rame, Bertolucci, Baggio, Piano, Fracci, Gassman, Vitti, Pavarotti, Loren, Armani, Hack, Mastroianni, Biagi, Servillo...

Dai volti ai luoghi: per chi ama la storia recente della città è assolutamente imperdibile "Ancona tra passato e futuro. Immagini di una città che cambia", che continuerà fino al 10 giugno al Museo della Città (ingresso in via Buoncompagno). E’ una ricca serie di splendide foto in bianco e nero che illustrano Ancona ‘com’era’, capaci di far venire un tuffo al cuore a molti, sorprendere altri, incuriosire tutti, perché il gioco del confronto tra passato e presente è sempre ‘stuzzicante’.

Il futuro del titolo riguarda i progetti già approvati, e che muteranno ancora una volta parte del capoluogo.

Parlando di futuro c’è "Cracking Art e i giovani artisti", visitabile al Museo Omero, mostra della nona "Biennale Arteinsieme - cultura e culture senza barriere". A esporre sono gli studenti italiani che hanno partecipato ad "Arteinsieme Arti figurative" (Licei artistici e Accademie di Belle arti), e "Arteinsieme Anime animali" (elementari e medie). Chissà che tra loro non si nasconda un grande artista... I ragazzi hanno progettato e realizzato opere multisensoriali ispirandosi alla Cracking Art, nota nel mondo per le istallazioni urbane con protagonisti animali colorati in plastica rigenerata e rigenerabile.

Alla Galleria Papini invece oggi si chiude la mostra ‘Cornici di parole restano fuori - rimangono a guardare i colori della luna’ dell’artista giapponese Hisako Mori.

r. m.