Andreea, al setaccio due punti della Vallesina

A oltre sei mesi dalla scomparsa, riprese le ricerche nel parco fluviale di Castelbellino e a Pozzetto di Castelplanio

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A sei mesi e mezzo dalla scomparsa di Andreea Rabciuc, la 27enne jesina di origini rumene campionessa di tiro a segno, si torna a cercare il suo corpo non al casolare sulla Montecarottese dove, all’interno di una roulotte, si è svolto il festino dell’ultima notte, ma in due distinti punti della Vallesina. Nel primo pomeriggio di ieri le ricerche dei carabinieri e dei vigili del fuoco si sono concentrate nel parco fluviale di Castelbellino stazione da cui parte la pista ciclabile che costeggia il fiume Esino e a Pozzetto di Castelplanio in prossimità di un casolare abbandonato. Carabinieri e vigili del fuoco hanno cercato in lungo e in largo il corpo della ragazza che è scomparsa il mattino del 12 marzo scorso facendo perdere ogni traccia di sé. Ma ancora una volta le ricerche non hanno dato alcun esito. L’ipotesi che sembra gli inquirenti stiano percorrendo è quella che davvero Andreea sia uscita con le proprie gambe da quella roulotte e che magari sia allontanata a piedi dal casolare dopo il litigio con il fidanzato Simone, scendendo sulla Montecarottese o prendendo la scorciatoia che scende a Pozzetto di Castelplanio. Viva, proprio come hanno raccontato il suo fidanzato Simone Gresti, di Moie, unico indagato (per sequestro di persona) e il loro due amici di ‘serata’ Aurora e Francesco il proprietario del casolare ancora sotto sequestro come l’auto di Gresti e cinque telefonini e pc. Inizialmente da sola ma poi magari qualcuno le abbia potuto dare un passaggio facendole del male. Del resto lei stessa, pochi giorni prima, aveva detto agli amici rumeni, parlando dell’uso di sostanze stupefacenti da parte dei suoi amici, di essere convinta che qualcuno l’avrebbe fatta fuori. Si torna dunque a cercare il corpo per l’ennesima volta perché ormai la speranza che Andreea sia viva è ridotta al lumicino. Carabinieri e vigili del fuoco hanno passato al setaccio l’area del parco fluviale, vicino la cava Mancini, dove la ragazza era stata cercata già all’inizio delle indagini nei primi giorni delle ricerche dai carabinieri, protezione civile e vigili del fuoco e dal team di Andrea Ariola della Servizi Investigativi srl con il difensore di Gresti Emanuele Giuliani. Questi avevano perlustrato la zona anche con l’utilizzo di droni. Setacciata la zona del parco fluviale carabinieri e vigili del fuoco ieri si sono spostati a Pozzetto, in particolare in un casolare abbandonato sulla strada che poi conduce sulla Montecarottese (passando anche nella zona dove abita Gresti, ndr) poco prima del distributore di carburanti dove Andreea Rabciuc potrebbe essere salita in auto.

Sara Ferreri