
Simone Gresti (a sinistra) insieme ai suoi avvocati ieri mattina in Tribunale
Ancona, 21 maggio 2025 – Simone Gresti ha chiesto di essere sentito dal giudice nel processo con il rito abbreviato per istigazione al suicidio e maltrattamenti nei confronti della ex fidanzata Andreea Rabciuc.
La 27enne, di origine romena, era scomparsa dalle campagne di Montecarotto il 12 marzo del 2022 e fu ritrovata morta il 20 gennaio del 2024, in un casolare abbandonato ad un chilometro di distanza da dove era sparita e dove si è tolta la vita lasciando anche un messaggio scritto su una tavola di legno. Per la prima volta Gresti, 46 anni, autotrasportatore di Moie, potrà dare in tribunale la sua versione dei fatti rispondendo alle domande che il giudice Alberto Pallucchini gli farà nell’udienza che è stata fissata per il 20 giugno. Sono stati i suoi difensori, gli avvocati Emanuele Giuliani e Gianni Marasca, a chiedere ieri l’esame dell’imputato che sarà giudicato quindi con un abbreviato condizionato.
“Riteniamo sia giusto sentire Simone – ha detto l’avvocato Giuliani - viste le contestazioni. Era un atto dovuto, per noi è importante da un punto di vista difensivo”. In tribunale ieri mattina era stata fissata l’udienza preliminare dopo l’unione di due fascicoli a carico di Gresti che, oltre alle accuse su Andreea, deve rispondere anche di detenzione e spaccio di droga.
Un reato questo emerso durante le indagini sulla scomparsa della 27enne, coordinate dalla pm Irene Bilotta, e relativo ad alcune cessioni di droga emerse successivamente alla morte i Andreea e dopo un accertamento dei carabinieri. La difesa aveva già fatto richiesta di abbreviato e la discussione per il rito alternativo slitterà a più avanti, dopo che l’imputato avrà reso l’esame. Simone ha riferito sui fatti sempre fuori dalle sedi ufficiali di giustizia, partecipando spesso alla trasmissione “Chi l’ha visto?”.
La Procura non lo ha mai voluto sentire. Sulla scomparsa della giovane e poi sulla sua morte, una volta che il cadavere è stato trovato, si è sempre dichiarato estraneo. Andreea aveva passato la sua ultima notte, quella tra l’11 e il 12 marzo del 2022, in compagnia del fidanzato Gresti e di un’altra coppia di amici, in una roulotte sulla Montecarottese. C’era stato un litigio tra loro due e all’alba la 27enne se ne era andata via a piedi, facendo perdere le proprie tracce. Simone le aveva preso il cellulare e se lo era tenuto.
La 27enne avrebbe camminato per un chilometro da sola, è stata poi la ricostruzione degli inquirenti, è entrata nel casolare abbandonato dove si è tolta la vita impiccandosi ad una trave, con un foulard. In una tavola di legno aveva lasciato scritto un messaggio in cui parlava di Simone “ragazzo a cui vorrò bene per sempre, ha sempre saputo imporgersi, se mi lasciava il cellulare avrei chiamato mamma”. La madre di Andreea, Georgeta Cruceanu, ieri era in tribunale ma è rimasta sempre a distanza da Simone. Si è costituita parte civile con l’avvocato Rino Bartera e chiede un risarcimento in denaro per la morte della figlia. In aula, dove è entrata sorretta dal compagno, è scoppiata a piangere.