Andreea Rabciuc: scomparsa tra misteri e depistaggi

Nessuna traccia da sei mesi della 27enne scomparsa dopo un festino. Il perito scaverà ancora nei telefoni

Andreea Rabciuc, scomparsa sei mesi fa: ha 27 anni

Andreea Rabciuc, scomparsa sei mesi fa: ha 27 anni

Ancona, 11 settembre 2022 - Andreea Rabciuc, la 27enne campionessa di tiro a segno, origini rumene ma da tempo residente a Jesi, non c’è più. All’alba di lunedì mancherà da ben sei mesi: attorno alla vicenda sembra essere calato un silenzio denso di tristezza. Lo sconcerto e l’incredulità sembrano ormai aver ceduto il passo allo sconforto. L’ultimo accorato appello della mamma Georgeta Cruceanu è di luglio, ne sono seguire un paio di segnalazioni di persone che avrebbero visto Andreea, tutte rivelatesi maledettamente infondate. "Abbiate coraggio e parlate. Di sicuro qualcuno sa qualcosa, per favore uscite fuori", aveva detto la mamma rivolgendosi anche alla cerchia di amici che nell’ultimo periodo la ragazza frequentava. Nulla. Solo un assordante e agghiacciante silenzio. Ma le indagini della Procura, anche se nulla sembra trapelare, proseguono. La vita di Andreea come ormai emerso chiaramente nell’ultimo periodo era piombata nel mondo degli stupefacenti. Elementi di novità sono emersi di recente dagli amici rumeni di Andreea i quali hanno rivelato la frase agghiacciante che Andreea avrebbe pronunciato alcuni giorni prima di scomparire: "Non vi preoccupate per me, tanto mi faranno fuori". 

Una nuova proroga delle indagini peritali sui telefonini e dispositivi di Andreea e del suo ultimo compagno Simone Gresti che resta l’unico indagato per sequestro di persona. Il consulente della procura Luca Russo, nei giorni scorsi, ha comunicato al difensore di Gresti, l’avvocato Emanuele Giuliani, il prosieguo delle indagini. Resta sotto sequestro anche l’Audi del 43enne di Moie di Maiolati che nel frattempo ha ripreso il lavoro, auto sulla quale sono state rilevate delle tracce di sangue e organiche di Andreea Rabciuc.

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Restano sotto sequestro anche il casolare sulla Montecarottese e la roulotte nella quale la notte tra l’11 e il 12 marzo si è consumato un festino anche a base di sostanze stupefacenti su cui gli inquirenti stanno cercando di fare luce. La ragazza era finita in un brutto giro, come denunciato dalla stessa mamma e dal compagno di lei: "Se sbagli amici ti rovini la vita" è stata l’affermazione che si sono sentiti dire in tv l’ultimo fidanzato di Andreea, il 43enne Simone Gresti ma anche i suoi amici. Un’affermazione pesante come un macigno ma che nessuno di loro si è sentito di commentare. La stessa Andreea negli ultimi giorni avrebbe confidato agli amici di avere paura di fare una brutta fine. Chi, secondo Andreea, l’avrebbe fatta presto fuori? E perché? Interrogativi che restano ancora senza una risposta. Solo le tracce lasciate sui telefonini potrebbero rivelarsi decisive a questo punto.

"Siamo in attesa di poter analizzare i dispositivi non appena il consulente della Procura Luca Russo terminerà le indagini peritali – spiega l’avvocato di Gresti Emanuele Giuliani -. Non sono più arrivate segnalazioni, le ultime risalgono ai primi di agosto le abbiamo verificate ma non abbiamo trovato alcun riscontro purtroppo. Sono passati ormai sei mesi dalla sua scomparsa ed è come se tutto fosse sospeso, congelato. Un tempo lungo ma se si considera la gravità del reato ipotizzato ci sta tutto".

Ma lui Gresti che idea si è fatto dopo 6 mesi, la ragazza potrebbe essere ancora viva? "Non si è sbilanciato su questo ultimamente – spiega il legale -. Non riesce più nemmeno lui a capire cosa sia accaduto. Avevamo raccolto delle indicazioni che fosse viva in una certa zona. Era felice ma poi abbiamo verificato e non abbiamo trovato nulla. Non sono mancati i depistaggi". Il casolare e cinque dispositivi di Gresti, di Andreea e dei partecipanti all’ultimo festino restano sotto sequestro. In mancanza del corpo di Andreea o di una segnalazione riscontrabile che lei sia viva, si attende a questo punto la chiusura delle indagini preliminari, la quale potrebbe arrivare nelle prossime settimane.

Nel frattempo resta immersa nel più buio silenzio, senza spiegazione alcuna, la scomparsa di una ragazza che tanti hanno conosciuto come solare e piena di vita. La mattina del 12 marzo quando Andreea sarebbe stata vista allontanarsi a piedi sulla Montecarottese (testimonianza ancora tutta da appurare e al vaglio degli inquirenti) in direzione Moie indossava un cappellino con orecchie da coniglio, giubbotto bianco, felpa grigia, jeans, scarponcini neri e uno zaino sulle spalle verde fluo.

Un suo amico, Antonio, ha raccontato ai microfoni di Chi l’ha visto? di averle regalato una medaglietta raffigurante la Madonna, appesa a un ritaglio di pizzo nero, dettaglio che potrebbe essere utile per riconoscerla. Andreea la indossava al polso come si vede in diverse foto pubblicate sui social network dove aveva diversi profili, tutti divenuti improvvisamente muti.