Andreea Rabciuc, Ris a caccia di tracce nel casolare

Ragazza scomparsa: per nove ore i carabinieri hanno effettuato prelievi e sondato campi nel luogo dove è stata vista per l’ultima volta

Ancona, 16 aprile 2022 - Il casolare, la roulotte, un container metallico e decine di metri di terreno al setaccio dei Ris, ma del corpo di Andreea Rabciuc nessun traccia. Per nove ore ieri i carabinieri hanno effettuato prelievi, sondato campi e scandagliato ogni angolo della proprietà che si trova nelle campagne di Montecarotto, in Vallesina, quella da dove la 27enne di origine romena ma residente da anni a Jesi, in provincia di Ancona, è scomparsa nel nulla all’alba del 12 marzo scorso.

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Andreea Rabciuc e i sopralluoghi dei carabinieri
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Alle 9 sono iniziate le prime operazione dei militari della Sis, la sezione investigazioni scientifiche che supporta il Reparto Operativo di Ancona, dei Ris di Parma e del nucleo cinofili di Bologna con un cane molecolare, un pastore cecoslovacco addestrato a fiutare corpi e tracce biologiche. Gli investigatori hanno indugiato molto nella roulotte, il posto dove la giovane scomparsa ha passato la notte di festa insieme al fidanzato Simone Gresti, un ragazzo e una ragazza. All’interno c’erano ancora i resti del festino, degli scaldini e un gran disordine.

AggiornamentoIl legale del fidanzato: "Noi cerchiamo Andreea viva, anche con i droni"

Al sopralluogo hanno partecipato la pm Irene Bilotta, che coordina le indagine dei carabinieri per contro della Procura e titolare del fascicolo dove per ora l’unico indagato per sequestro di persona è il fidanzato della scomparsa, e il consulente tecnico di parte nominato dalla difesa di Simone, Andrea Ariola della "Servizi Investigativi Srl", un’agenzia d’investigazione privata.

"Abbiamo rilevato alcune situazioni che andremo ad analizzare nei prossimi giorni – ha detto Ariola –. Sono stati effettuati molti rilievi, diversi reportage fotografici e video specifici. Per la notte utilizzeremo dei droni a raggi infrarossi per ricostruire l’ambiente di quella sera".

Il cane molecolare avrebbe trovato tracce definite "interessanti" che verranno analizzate nelle prossime ore. Prelevati oggetti, pezzi di stoffa e terriccio. I carabinieri hanno verificato che non ci fosse terreno smosso indice di una sepoltura o di tracce biologiche cancellate.

Simone ieri è andato regolarmente al lavoro. Da un mese fa l’autotrasportatore per la cava Gola della Rossa. Non si darebbe pace per aver lasciato andare via la ragazza, quella mattina, dopo un lunga litigata.

"Non le sono corso dietro e questo è il mio più grande rimorso perché mi si sta ritorcendo contro. Tante volte lo avevo fatto ma quel giorno no, ero stanco. Adesso non me lo perdono". Gresti, 43 anni, autotrasportatore, si è sfogato così con il suo avvocato Emanuele Giuliani. Ieri pomeriggio, finiti i rilievi dei carabinieri al casolare di Montecarotto, i due hanno potuto finalmente parlare per più di un’ora sul caso di Andreea.

"Il mio assistito continua a dire che non c’entra nulla con la scomparsa – ha spiegato l’avvocato Giuliani – ed è stato iscritto sul registro degli indagati senza essere stato ancora sentito dalla Procura".

Una risposta al giallo di Andreea, che ha ormai varcato i confini regionali delle Marche, arriverà sicuramente dai due cellulari iPhone che l’analista forense nominato dalla Procura, Luca Russo, ha già iniziato a controllare.

Ieri sera sono iniziati anche gli accertamenti tecnici (il luminol per rilevale eventuali tracce di sangue) sulle due auto sequestrate a Simone, la sua Audi A3 e la Fiat Panda della madre che era la vettura utilizzata da Andreea da quando i due convivevano. L’altro materiale sequestrato a Gresti sono due giubbetti, uno sporco di sangue e l’altro prestato alla ragazza quella sera. La 27enne, nelle ore precedenti alla scomparsa, aveva chiesto aiuto mandando messaggi sia al suo ex fidanzato, Daniele, che al padre Marcel che vive a Madrid ma che non ha sentito la chiamata perché stava dormendo. "Papà mi sono messa in un casino", gli avrebbe poi scritto.