"Andreea si era decisa: voleva andare in comunità"

A svelarlo è Omar, l’amico della 27enne scomparsa ormai da dieci settimane "Era convinta di cambiare vita". Intanto Simone perde il posto di lavoro

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di Sara Ferreri

È la decima settimana senza Andreea Rabciuc, la 27enne svanita nel nulla il 12 marzo scorso, poco dopo l’alba, da un casolare sulla Montecarottese, territorio di Castelplanio. Stasera la trasmissione "Chi l’ha visto?" tornerà di nuovo ad occuparsi del caso che continua ad avere un unico indagato (per sequestro di persona): il fidanzato della ragazza di origini rumene, il 43enne Simone Gresti. Stavolta però in studio con Federica Sciarelli non ci sarà Simone Gresti che tra l’altro ha di nuovo perso il lavoro. Il suo periodo di prova (era entrato al lavoro proprio nei primi giorni della scomparsa) come trasportatore alla cava Gola della Rossa è scaduto e il contratto non gli è stato prorogato. Probabilmente ad incidere è stata la vicenda che lo vede coinvolto da circa un mese dopo la scomparsa della ragazza. Gli inquirenti sono al lavoro e presto potrebbe arrivare una svolta: sarebbero emersi elementi importanti specie dai telefonini su cui sta lavorando il consulente della procura Luca Russo che ha tempo fino alla metà del prossimo mese per scandagliare traffico dati, l’aggancio delle celle telefoniche ed eventuali messaggi nascosti. Si starebbe lavorando su altri amici e in particolare amiche di Andreea, al di là del giro di Simone per cercare di capire se Andreea possa essere ancora viva. Il suo amico Omar in un’intervista alla trasmissione di Rai Due "Ore 14" svela: "Circa una settimana, dieci giorni prima della scomparsa Andreea era stata accettata dalla comunità da quanto ho saputo. Era proprio decisa a cambiare vita. Convinta a fare un percorso in comunità". Secondo quanto riferito da Omar, 45 anni jesino, la settimana prima della scomparsa tra mezzanotte e l’una lei l’avrebbe chiamato disperata dopo 3 giorni e tre notti trascorse in un albergo chiusa con Simone e Aurora, senza nemmeno mangiare. "Sono andata a prenderla sulla strada che da Monsano porta all’albergo Duemila – ha ricostruito Omar in tv -. Era tra mezzanotte e l’una io ero ad un compleanno e quando sono andato a prenderla è salita in auto e mi ha detto: ‘Sono tre giorni che sto lì con Simone e Aurora. Mi dispiace quello che ho fatto. Non ce la faccio più’. Era giovedì 3 marzo (appena nove giorni prima della scomparsa’. Lì dentro facevano cose di loro che sappiamo tutti. Poi è voluta tornare lì all’albergo. Diceva (in riferimento a Simone): ‘Glie ne dico quattro. Basta finisco la storia’. Ma nel tornare lì c’è stata una mia colluttazione con Simone perché lui l’aveva quasi convinta a ritornare lì. Io le ho detto: ‘Basta ti porto a casa di mia madre’. Il giorno dopo l’ho portata al parcheggio dell’albergo Duemila dove è passato a prenderla il compagno della madre". Nuovi elementi in un giallo sempre più intricato.