Ancona, 24 gennaio 2024 – “Il primo aprile (19 giorni dopo la scomparsa di Andreea, ndr) in quella casa colonica abbandonata non c’era quel corpo. L’ho ispezionato tutto, anche il soppalco traballante, tutti gli angoli della casa". A parlare ai microfoni di "Chi l’ha visto?" è lo youtuber del Maceratese che il primo di aprile ha girato il video all’interno di quel casale di via Monte Adamo, il casale ‘degli orrori’ (come veniva descritto nel video pubblicato in rete) poi divenuto realmente tale. "Pensavamo fosse il casolare del rave party di cui si parlava all’inizio e sono entrato con il cellulare e la torcia" ha aggiunto.
Ma non è tutto perché il 6 aprile anche "Chi l’ha visto?" con Veronica Briganti era entrato solo con le telecamere all’interno di quella casa colonica, zoomando dalla finestra sul retro rotta (era stata riparata dopo la prima ‘spaccata’ constatata dal proprietario il 16 marzo) per la seconda volta e spalancata. "Sul posto (oltre tre settimane dopo la scomparsa, ndr), da fuori non sono stati rilevati odori" ha detto la conduttrice Federica Sciarelli spiegando come le immagini siano state chieste dalla Procura.
Il casolare dove sono stati ritrovati i resti ossei è molto contaminato secondo quanto trapela e sarà difficile capire se ci siano solo le tracce di Andreea o anche di Simone o altre persone. Lì dentro non sarebbero entrati i carabinieri con i cani molecolari ma solo i vigili del fuoco secondo quanto è stato ricostruito, ma non è chiaro se abbiano fatto accesso anche al primo piano il cui solaio poi avrebbe ceduto.
In studio Emanuele Giuliani l’avvocato di Simone Gresti, il fidanzato di Andreea ancora oggi unico indagato ha inizialmente espresso la sua vicinanza "da genitore" qual è anche lui a mamma Georgeta che ha preferito non parlare in attesa degli sviluppi dell’indagine. In onda però il suo attacco in diretta a Gresti, sette mesi dopo la scomparsa. "Andreea aveva paura di Simone. Riuscivo a vedere mia figlia solo quando minacciavo Simone di andare dai carabinieri". Anche dopo quel festino Simone ha tenuto per un giorno e mezzo il telefono della ragazza non rispondendo nemmeno a Georgeta. "Mi hai risposto solo la domenica alle 16,30 quando ho minacciato di andare dai carabinieri".
In onda anche le parole del papà che vive in Spagna: "Nella notte tra l’11 e il 12 marzo lei mi ha fatto una videochiamata ma io stavo dormendo. L’ho richiamata attorno a mezzogiorno ma non mi ha più risposto nemmeno su messenger. Due tre settimane prima mi aveva chiesto aiuto per andare a Madrid perché si trovava male con il fidanzato Simone e si era messa nei guai per colpa sua". Lui , Simone continua a dire di non sapere nulla e di essere molto provato. "Un pensiero lo tormenta – ha detto il suo legale – e cioè che se quella sera l’avesse rincorsa qualcosa sarebbe andato in maniera diversa. Simone paga un prezzo altissimo – ha aggiunto a chi segnalava che ieri sera stesso, durante la trasmissione, fosse al bar a Moie – Da due anni subisce un processo mediatico e viene accusato di omicidio senza che sia nemmeno iniziato il processo. La magistratura deve indagare però bisogna essere cauti perché se verrà fuori he non ci sono elementi sufficienti per la condanna lo terremo in considerazione".
Al momento tutte le ipotesi sono aperte e la paura che i 22 mesi trascorsi dal ritrovamento possano aver inficiato le indagini è palpabile. Secondo quanto ricostruito dalla trasmissione tra i reperti ritrovati nel casale i quali potrebbero essere decisivi ci sarebbero anche una sciarpa gialla con le stelle (elemento che potrebbe far pensare al suicidio), una scritta e un laccio di corda. Reperti trovati a terra vicino alle ossa alcune delle quali sparse per la stanza, probabilmente dagli animali.