Antenna di San Biagio, si resta appesi al Tar

I residenti non la vogliono, Tim ha un accordo con un privato. Anche in via Fermi e via Fosso il Comune non può intervenire

Antenna di San Biagio, si resta appesi al Tar

L’amministrazione comunale a San Biagio

Da mesi non smette di infiammare l’opinione pubblica il caso antenne, che a Osimo, tra ricorsi e tempo che passa inesorabilmente, produce ancora più preoccupazioni tra i cittadini. Quelli di San Biagio le hanno manifestate tutte durante l’ultimo consiglio di quartiere dove è stato spiegato che la richiesta della realizzazione di quella di via Fosso da parte della società telefonica Tim era stata fatta nel 2023, quando l’ufficio tecnico comunale negò il permesso in seguito ad una valutazione fatta sulla base del regolamento antenne realizzato dall’amministrazione precedente. E’ noto che i Comuni non possono impedire alla compagnia telefonica di accordarsi con un privato, se ha ottenuto le autorizzazioni necessarie dagli organi preposti. Unico strumento da usare è il Piano antenne appunto che ha individuato i luoghi pubblici come via principale dove ubicare le nuove antenne ma comunque non può obbligare, ma suggerire e caldeggiare, questa scelta per un eventuale collocamento degli impianti e prediligere gli stessi siti (co-siting), mai nelle pertinenze di ospedali, scuole e parchi giochi. C’è stato ricorso al tar. Ad oggi la compagnia ha installato l’antenna sul palo e ha comunicato l’attivazione del suo dispositivo. Domani il tribunale si dovrebbe esprimere per dare ragione all’ufficio tecnico del Comune o alla compagnia telefonica: nel primo caso l’installazione dell’antenna decadrà, nel secondo sarà difficile per il Comune intervenire. L’assessore ai Lavori pubblici Sandro Antonelli ha specificato inoltre che questa antenna è "traslocata" da quella già presente in via Fermi, dove c’erano anche altre due compagnie (Wind e Vodafone) mentre l’altra antenna già presente in via Fosso appartiene a Iliad. Tutte si trovano su aree private. "Sono in corso di avviamento due processi riguardo il monitoraggio mobile che può essere fatto dal comune in base alle segnalazioni dei cittadini – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente Paolo Strappato -. L’intento del Comune è monitorare i livelli di emissione delle antenne con strumenti adeguati. Il monitoraggio non verrà fatto solo nelle aree dell’antenna e i dati prelevati saranno consultabili da tutti". In settimana il municipio darà inizio ad una selezione di tecnici specializzati per la revisione del nuovo Piano delle antenne per stabilire quindi la localizzazione, la qualità delle emissioni e le aree in cui promuovere la coabitazione di più ripetitori su un’unica antenna L’ultimo rilievo dell’Arpam di marzo, per rispondere alle preoccupazioni dei cittadini sulla salute, ha dato un valore di 2,8 volt rispetto a un limite di 15.

Silvia Santini