Anziana uccisa a Chiaravalle / FOTO e VIDEO

Emma Grilli trovata in casa con la gola tagliata. Una rapina finita male?

I carabinieri davanti la casa dell'anziana

I carabinieri davanti la casa dell'anziana

Chiaravalle (Ancona), 18 luglio 2018 - Un tentato furto o forse una rapina finita male, ma ogni ipotesi resta aperta. Il marito della povera Emma, Alfio Vichi, invalido per un infortunio in fonderia e un successivo infarto, fino al tardo pomeriggio di ieri è rimasto in caserma, ma su di lui non ci sarebbero provvedimenti cautelari di alcun tipo. Non è in stato di fermo. Del resto su di lui non c’erano tracce di sangue così come non ce n’erano lungo le scale del condominio e fuori dal portone dell’appartamento di via Verdi 19.

AGGIORNAMENTO L'arrivo dei Ris

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Probabilmente sua moglie Emma tra le 8,45 quando il marito è uscito di casa e le 10,45 quando è rientrato, dopo essersi fermato a chiacchierare in centro con alcuni amici, ha aperto a qualcuno che non pensava mai sarebbe stato il proprio assassino. Oppure è stata raggiunta in casa dal ladro arrampicatosi dal terrazzo sul retro. Emma doveva ricevere dei soldi da una nipote che poi, uniti a quelli prelevati dal marito poche ore prima, avrebbe dovuto consegnare alla ditta che avrebbe effettuato dei lavori alla cappellina di famiglia. Dunque potrebbe aver aperto il portone convinta si trattasse di un famigliare o di qualcuno mandato per portare quei soldi. Ma perché quella profonda coltellata alla gola? Forse Emma una volta accortasi del tentativo di furto, intenta a preparare il pranzo, ha cercato di reagire ed è stata colpita così brutalmente? Dopo i rilievi della Scientifica di ieri, saranno i Ris oggi a cercare di dare una risposta e chiarire i contorni di quello che appare un vero giallo. Poco dopo il fatto ieri al Pat dell’ospedale di Chiaravalle è arrivato un ragazzo straniero con una ferita. Sospettato di essere l’autore dell’omicidio è stato sentito dai carabinieri e poco dopo rilasciato. Emma e Alfio abitavano nella palazzina di edilizia popolare a Chiaravalle dagli anni ‘70, dopo essere vissuti in campagna, nella zona di Monte San Vito. Due figli, uno a Senigallia, l’altra sulla riviera del Conero, una vita di lavoro fino alla pensione.  I due anziani avevano anche un fazzoletto di terra, un piccolo orto ricavato dietro casa, e se ne prendevano cura insieme. Una routine tranquilla squarciata ieri mattina da un dramma su cui i carabinieri di Jesi e il pm Paolo Gubinelli stanno cercando di gettare luce, senza scartare alcuna ipotesi. Nessun segno di effrazione alla porta, ma in casa diversi cassetti aperti come se qualcuno avesse rovistato.

La Procura di Ancona ipotizza l’omicidio e le indagini vanno avanti a 360 gradi. Nessuna pista viene tralasciata dal pm Paolo Gubinelli, che ha già aperto un fascicolo ancora a carico di ignoti. Non è esclusa l’ipotesi della rapina finita male che è comunque sfociata in un delitto. La stessa che ipotizzano i vicini, sconvolti. Stamattina dovrebbero arrivare i Ris che dovranno rilevare eventuali tracce biologiche. Ieri il medico legale Marco Valsecchi ha effettuato una prima analisi esterna del corpo rilevando il taglio alla gola. Nel frattempo il marito è stato subito sentito dai carabinieri come persona informata sui fatti. I carabinieri di Chiaravalle e del Reparto Operativo Nucleo Investigativo stanno scandagliando la vita personale della coppia, apparentemente senza problemi. I carabinieri hanno setacciato anche l’area verde attorno alla palazzina e nelle immediate vicinanze. Nella città di Maria Montessori ieri è subito tornato alla mente l’omicidio, avvenuto due anni e mezzo fa a colpi di spranga, del 53enne chiaravallese Giancarlo Sartini ucciso di notte nel suo letto.