
Castelfidardo, la denuncia dei familiari dei degenti: "Siamo a giugno e in camera ci sono fino a 30 gradi".
Un altro caldo torrido, un’altra estate senza aria condizionata, un’altra ondata di indignazione che si infrange contro il muro dell’indifferenza istituzionale. Ecco cosa si trovano ad affrontare i nostri anziani ospiti della rsa di Castelfidardo.
E’ passato un anno e i familiari tornano a denunciare un problema che sembrava essere stato risolto. "Siamo nella seconda decade di giugno 2025 e all’interno della struttura si registrano temperature che oscillano tra i 28 e i 30 gradi. Gli anziani, fragili e vulnerabili, sono ancora costretti a vivere in ambienti surriscaldati, privi di un sistema di climatizzazione degno di questo nome. A rincorrere il fresco, solo qualche "pinguino", gli stessi ridicoli condizionatori portatili promessi due anni fa, sistemati alla meglio, mentre le stanze dei ricoverati, gli ambulatori, e perfino i locali per la conservazione dei medicinali rimangono invivibili.
Eppure i fondi per un impianto di climatizzazione completo sono stati approvati mesi fa dal Settore Sanità della Regione Marche. Un progetto annunciato, finanziato e mai realizzato. E intanto medici, infermieri e operatori socio-sanitari continuano a lavorare in condizioni proibitive, tra ventilatori accesi e finestre spalancate, tentando l’impossibile per garantire un minimo di sollievo a chi non ha più voce per lamentarsi.
Le famiglie inoltrano l’appello all’assessore regionale Saltamartini, all’assessore comunale Marconi e ai consiglieri di opposizione affinché si ponga rimedio al problema.