PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Approvato il bilancio . Un taglio con il passato. Zinni: "Noi siamo diversi. E basta con le scemenze"

Un documento aperto che si punta a rinforzare con variazioni in corso d’opera "E’ in equilibrio, con più spesa corrente e garantirà i servizi essenziali".

Un documento aperto che si punta a rinforzare con variazioni in corso d’opera "E’ in equilibrio, con più spesa corrente e garantirà i servizi essenziali".

Un documento aperto che si punta a rinforzare con variazioni in corso d’opera "E’ in equilibrio, con più spesa corrente e garantirà i servizi essenziali".

La giunta Silvetti presenta un bilancio senza previsione. Un giro di parole per dire che la modalità messa in campo dalla prima giunta di centrodestra della storia di Ancona cambia rispetto al passato. Un bilancio aperto, svuotato di risorse in diversi punti strutturali importanti che la giunta punta a rinforzare attraverso le variazioni in corso d’opera: "Noi siamo diversi – ha confermato l’assessore al Bilanci Giovanni Zinni – e già sappiamo che durante il 2025 presenteremo almeno 3-4 assestamenti. La concertazione è aperta. Il primo, vero bilancio della giunta Silvetti è in equilibrio, con più spesa corrente e garantirà i servizi essenziali ai cittadini. Insomma, è un bel vestito della domenica, da taglio sartoriale, ma è anche stretto perché le nostre ambizioni sono molto superiori. Purtroppo siamo inchiodati da una serie di vincoli, a partire dal vecchio ’sbilancio’ delle giunte passate, il debito da oltre 40 milioni di euro che ogni anno ci trattiene 1,5 milioni di euro e siamo solo a metà del cammino". Ambizioni tarpate anche dal taglio netto nel corso degli ultimi due anni dei trasferimenti dallo Stato agli enti locali. Un bilancio nato male e votato, dopo commissioni a volte surreali, ben oltre la scadenza naturale, ossia prima di Natale.

Una seduta-fiume quella di ieri in consiglio comunale, iniziata con due ore di ritardo a causa di ripetuti e irrisolti problemi tecnici del nuovo sistema tecnologico e terminata dopo le 17. Zinni, come era normale che fosse, ha difeso la sua manovra e ringraziato gli uffici e i colleghi assessori, sebbene in un’intervista a dicembre avesse criticato l’operato di alcuni servizi e dirigenti: "Dovremo spendere di più a causa delle nuove assunzioni, delle rate dei mutui per le opere, ma il bilancio tecnico è stato garantito, a partire dalle obbligazioni contrattuali. Il 2025 sarà decisivo per le partecipate, a partire dal progetto in house di Anconambiente per la gestione dei rifiuti e dal recupero del deficit di Conerobus, mentre Ancona Servizi è in fase di enorme slancio. Risorse tolte al sociale per fare le feste? È una scemenza".

Zinni si è preso la scena, mentre il sindaco Silvetti si è limitato a essere presente soltanto a tratti in aula dopo essere stato praticamente assente durante le sedute delle commissioni. Pochi riferimenti sull’aggiornamento al Dup, il documento di programmazione: "Il 2025 sarà un anno impegnativo – ha detto Silvetti – in attesa di capire i processi che seguiranno le riforme degli enti locali. Ancona si trasforma demograficamente. Sarà soprattutto l’anno dei cambiamenti al porto". Alla fine l’atteso voto a favore del bilancio da parte di Massimo Mandarano (Italia Viva), col passaggio dunque in maggioranza, non c’è stato.

A difendere la manovra di bilancio dalla maggioranza sono arrivati gli interventi del capogruppo di Fratelli d’Italia, Jacopo Toccaceli, e Arnaldo Ippoliti: "Un plauso a giunta e sindaco per un bilancio che dà valore e immagine ai nostri borghi e alla città grazie alle tante iniziative che hanno lanciato Ancona a livello nazionale" ha detto Ippoliti.