Arcevia, uccide lupo con un laccio: denunciato 80enne

I carabinieri forestali gli hanno trovato in casa anche altre trappole finalizzate probabilmente a cacciare cinghiali

La trappola rinvenuta vicino alla Statale Arceviese

La trappola rinvenuta vicino alla Statale Arceviese

Arcevia (Ancona), 21 gennaio 2022 – Lupo ucciso da un laccio: trovato e denunciato anziano di Arcevia, presunto responsabile che probabilmente cercava di cattuare cinghiali. Nei giorni scorsi i carabinieri Forestali della stazione di Arcevia hanno perquisito l’abitazione di un cittadino arceviese accusato di aver posizionato, nei terreni delle campagne dello stesso Comune, alcuni lacci metallici a nodo scorsoio, uno dei quali aveva causato la morte di un lupo, accertata nel pomeriggio di venerdì scorso. Le attività investigative che hanno condotto al soggetto presunto autore del reato hanno avuto immediato inizio dopo il rinvenimento lungo la strada statale “Arceviese”, non molto distante dal cimitero dell’abitato, di un esemplare adulto di lupo deceduto per essere rimasto intrappolato in un laccio formato da una catena e cavo in acciaio, posizionato in una scarpata. Per il primo intervento di soccorso e recupero dell’animale era stata inoltrata da parte di un cittadino una segnalazione al Cras Marche - Associazione “Foxes” di Fano, il cui personale ha inviato un suo esperto nel luogo del rinvenimento dell’esemplare. Sul posto anche i carabineri forestali della stazione di Jesi-San Marcello che hanno dato inizio nell’imediatezza del fatto-reato alle prime attività info-investigative per risalire all’autore dell’uccisione del lupo, un maschio adulto, che era dotato di “radiocollare” per monitorare a livello scientifico gli spostamenti della specie sul territorio. Da una prima verifica esteriore, sl'esemplare appariva deceduto da diverse ore a causa della stretta mortale provocata sul collo dal nodo scorsoio del cavo di acciaio: considerate le modalità, la morte deve essere avvenuta in seguito ad artroci sofferenze. Dopo avere eseguito i primi accertamenti, nella serata la carcassa del’animale è stata rimossa per essere affidata al personale del Cras per i dovuti successivi esami medico-clinici di necroscopia. Sul posto i carabinieri forestali hanno proceduto all’immediato sequestrodella trappola e hanno dato inizio alle indagini per i delitti di uccisione di animali e per uccisione di fauna particolarmente protetta. Dalle prime informazioni acquisite sulla storia del lupo rinvenuto morto, è emerso che l’esemplare, chiamato Drago, era stato già catturato illegalmente all’incirca un anno fa con una trappola dello stesso tipo nel territorio del Monte San Vicino in Provincia di Macerata. Ma in quel caso era stato curato presso il Centro di recupero fauna Selvatica ed esotica “Monte Adone” sito in provincia di Bologna. Dopo le cure e il periodo di riabilitazione era stato rimesso in natura nei luoghi di origine. Nella mattinata di lunedì, dopo due giorni di intensa attività sul campo e di riscontro di indizi, nonché di indagini e appostamenti, i carabinieri forestali di Arcevia hanno individuato, non molto distante dalla precedente, un’altra trappola innescata del tutto identica a quella dove era rimasto intrappolato Drago. Sono scattate nell’immediato le attività di perquisizione nell’abitazione (e nelle relative pertinenze) dell’ottantenne arceviese. Perquisizione che ha portato al rinvenimento e conseguente sequestro penale di cordini in acciao, catene, morsetti per la realizzazione di altre cinque trappole del tutto identiche a qualle rinvenute in campo. Inoltre sono stati trovati tre chili di selvaggina prive della documentazione sulla loro provenienza. Il denunciato rischia, in caso di condanna, le pene previste dai reati di furto aggravato e uccisione di animali. Son ogni probabilità il laccio metallico che ha ucciso il lupo era stato posto in un luogo di abituale passaggio dei cinghiali al fine di catturarne qualche esemplare.