Archi di piazza Cavour. Così fa male al cuore: sporcizia, incrostazioni. Una zona da ripensare

Situazione imbarazzante in centro, anche lungo Corso Garibaldi. Pavimentazione malridotta e spaccata, fioriere da terzo mondo.

Archi di piazza Cavour. Così fa male al cuore: sporcizia, incrostazioni. Una zona da ripensare
Archi di piazza Cavour. Così fa male al cuore: sporcizia, incrostazioni. Una zona da ripensare

Gli archi di piazza Cavour sono il cuore della città. Hanno abbracciato generazioni di anconetani e non, hanno accolto attività commerciali storiche ed importanti. Alcune sono tuttora in piedi, resistendo alle tempeste e alle crisi commerciali. Altre hanno dovuto alzare bandiera bianca. Ma c’è comunque fermento: c’è chi crede ancora che questo angolo di città possa rappresentare il fiore all’occhiello del capoluogo, se vogliamo anche l’inizio di un nuovo corso. La realtà è che adesso ci troviamo in mezzo a un guado dal quale è complicato uscire.

Il degrado degli archi di piazza Cavour e di tutta la zona adiacente è sotto gli occhi di tutti. La pavimentazione è sporca, malridotta, fratturata in più punti. Quando piove l’acqua dalla strada si riversa verso l’uscio dei negozi, trasformando il pavimento in una sorta di pista di pattinaggio. La condizione dei muri e delle colonne è da mani agli occhi: incrostazioni, segni del tempo, dell’inquinamento, schizzi di cemento sopra la pietra di un tempo, la "firma" dei graffitari: neppure una scritta è stata mai cancellata, nonostante i proclami di pulizia delle amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo. Eppure c’è chi vuole investire ancora in piazza Cavour. Un po’ perchè siamo in pieno centro, perchè il passaggio della gente è sempre e comunque garantito. Ma in queste condizioni è tutto, molto difficile. Svoltando l’angolo s’imbocca Corso Garibaldi. La pavimentazione di tutto il Corso è completamente deteriorata: macchie di unto, gomme da masticare, rotta in più punti. Le fioriere sono ricettacolo di sporcizia. La maleducazione di alcuni guasta la civiltà di molti. Il resto lo fanno il disinteresse e la scarsa attenzione per la cura dei particolari. Le piante stanno tutte morendo. Il problema non erano solo le isole oscene. Il problema qui è proprio tutto.

Andrea Massaro