Area marina protetta, caos politico

Bora (Pd) appoggia l’ex premier Conte: "Ha ragione si deve fare". Ma la dem Mancinelli l’ha già bocciata

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Area Marina Protetta del Conero, schermaglie infinite, partiti che si spaccano e prove generali in vista delle amministrative per il capoluogo di regione. La prima crepa è quella che riguarda il Partito Democratico, con la giunta Mancinelli che dopo aver inserito l’Amp nel suo primo programma di lavoro, nel 2014, ha tolto il gradimento in corso d’opera. Una scelta che evidentemente non piace al resto dei Dem, altrimenti non si spiegherebbero le affermazioni dell’ex assessore regionale, Manuela Bora: "Il sostegno dell’ex premier Giuseppe Conte al progetto di istituzione dell’Area Marina Protetta "Costa del Conero" rappresenta un elemento molto importante per due motivi principali _ ha detto la Bora _. Innanzitutto, è la garanzia di un collegamento forte con il governo, anche in ordine al reperimento di fondi e a un impegno della politica ai massimi livelli. Inoltre, fornisce la dimensione giusta, che è quella nazionale e non riguarda solamente gli enti locali. L’auspicio è che questa saldatura porti alla svolta necessaria per superare gli scetticismi e gli ostacoli che ancora ad oggi si frappongono alla realizzazione dell’Amp, che rappresenta non un problema, ma una straordinaria opportunità". Le grandi manovre dentro il Pd sono partite e rischiano di causare strascichi pesanti. Non è un segreto che su Ancona le posizioni tra la sindaca che gode di un alto gradimento e il resto del suo partito siano molto distanti. Proprio la giunta Mancinelli ha di fatto chiuso l’orizzonte per la creazione di un’Area marina protetta che andasse dal Passetto allo scoglio della Vela, ossia la parte costiera anconetana. Di fatto la ripetuta bocciatura del quesito referendario presentato dal Comitato pro-Amp è stata espressa dalla Commissione elettorale consiliare, composta da Tommaso Sanna e Claudio Freddara (maggioranza) e Daniele Berardinelli (opposizione), ma solo uno stupido non capirebbe che dietro c’è la volontà della ‘donna sola al comando’. Un’altra spaccatura legata alla maggioranza di Palazzo del Popolo è quella che riguarda i Verdi: "L’utilità delle aree marine protette è ampiamente riconosciuta a livello scientifico, politico ma anche economico e sociale. L’adesione del presidente Conte a questa battaglia aumenta notevolmente il peso politico della nostra proposta. Sarà il nostro punto di riferimento romano per veicolare le nostre richieste sia al Parlamento che al Ministero". A parlare è Gianluca Carrabs, membro del Direttivo regionale di Europa Verde. Lo stesso movimento che ha, o forse è meglio dire aveva, un assessore all’ambiente in seno alla giunta dorica. Stiamo parlando di Michele Polenta, allineato sulle scelte strategiche della Mancinelli e guarda caso sospeso dai Verdi per un fatto accaduto sei mesi fa. Infine il vicecapogruppo in consiglio regionale della Lega, Mirko Bilò, ex sindaco di Numana, che dice la sua attacca l’ex premier: "Conte dice che l’Area marina protetta del Conero è un volàno per l’economia ma fa solo propaganda politica dimostrando di non conoscere la realtà del territorio di cui parla".

Pierfrancesco Curzi