
Le armi riconsegnate al Cerimant dell'Esercito di Padova
Ancona, 12 maggio 2025 — Sono oltre 200 le armi che sono state inviate dalla polizia della Questura di Ancona al Cerimant dell’Esercito di Padova per la rottamazione.
Dettagli sulla rottamazione delle armi
Nel particolare, 77 pistole e 108 fucili, oltre a 18 armi bianche come machete, sciabole, coltelli. La notizia è stata data dalla stessa Questura con una nota. Allo stesso modo, stanno procedendo i quattro Commissariati di polizia della provincia su input del Questore Cesare Capocasa. In particolare, Jesi ha rottamato 102 armi, Senigallia 225, Osimo 123 e Fabriano 120.
Problemi di custodia e sequestro di armi
Sempre secondo la nota dei poliziotti della Questura, nel corso di un controllo domiciliare, gli agenti hanno denunciato all’Autorità giudiziaria del capoluogo una donna rumena di 37 anni per omessa custodia di arma. Ella custodiva nella propria abitazione un’arma dentro un “beauty case” insieme ai trucchi, anziché in un armadietto blindato o una cassaforte, contravvenendo alle principali regole di sicurezza per la corretta custodia di un’arma. L’arma e le munizioni sono state sequestrate.
Sospensione delle guardie giurate
Inoltre, sono stati sospesi i titoli a due guardie giurate, un uomo ed una donna, che operavano alle dipendenze di due importanti istituti di vigilanza in servizio ad Ancona e provincia. I due erano stati infatti segnalati nei decorsi mesi alla locale Prefettura per uso non terapeutico di sostanze stupefacenti. In particolare, l’uomo è stato trovato in possesso di un pezzo di hashish, mentre la donna di una “canna” di marijuana. La normativa prevede infatti che anche l’uso non occasionale di sostanze stupefacenti sia assolutamente incompatibile con lo svolgimento di un importante servizio di vigilanza e sicurezza come quello di ‘Guardia particolare giurata’.
Requisiti per la detenzione di armi
Chi detiene armi in casa, hanno ricordato gli agenti, deve presentare ogni cinque anni il certificato medico d’idoneità psicofisica alla detenzione. La certificazione dovrà attestare che il richiedente non sia affetto da malattie mentali oppure patologie che ne diminuiscano, anche temporaneamente, la capacità di intendere e di volere ovvero non risulti assumere, anche occasionalmente, sostanze stupefacenti e psicotrope oppure abusare di alcol.