
Armare gli agenti della polizia locale, le dichiarazioni al Carlino del vicesindaco Giovanni Zinni finiscono, è il caso di dirlo, nel mirino dei sindacati: "È veramente questa la priorità da mettere in campo per una buona riorganizzazione del comando anconetano? – si chiede Alberto Beltrani della Fpl-Uil – La proposta di Zinni merita alcune riflessioni serie e responsabili che vadano al di là dell’effetto mediatico e che tengano in debito conto il contesto organizzativo in cui versa il comando locale. L’operazione, apparentemente semplice da pubblicizzare, necessità in realtà di una serie importante di attività preliminari e consequenziali di non poco conto, anche in termini di costi. Non basta fornire le armi al personale, serve fare formazione e addestramento. Un’altra riflessione va fatta sul ruolo della polizia locale: il controllo del territorio è demandato alle altre forze di polizia incaricate. La polizia locale è definita amministrativa e questo al momento dovrebbe essere l’aspetto da riorganizzare e potenziare: edilizia, commercio, regolamenti e polizia stradale all’interno delle città che già, se fatte bene, migliorerebbero di molto la vivibilità e il decoro della città. In riferimento alla copertura dei turni notturni bisogna partire dai dati effettivi e dire le cose come stanno: gli incidenti in ambiente cittadino da mezzanotte alle 6 sono pochi. Con un adeguamento di organico a 100 operatori si potrebbe garantire il servizio fino alle 22 anche nei giorni in cui ora il servizio non è attivo. Per raggiungere una copertura operativa h24 si può ipotizzare un organico necessario di non meno di 140150 operatori. L’organico attuale è di 85".