"Arretramento dei binari per tutta la regione"

Il coordinamento dei comitati "No al muro" contro il progetto che coinvolge solo il nord delle Marche: stop definitivo alle barriere

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L’arretramento della ferrovia adriatica nel tratto marchigiano è una questione sempre calda. E lo è, ancora di più, negli ultimi giorni, viste alcune ipotesi circolate in merito alla maxi opera che verrebbe coinvolte con particolare riguardo le città di Pesaro e Fano, mentre altre rimarrebbero "isolate".

Una situazione che, secondo il coordinamento regionale dei comitati ‘No al Muro, Sì al Mare’, privilegerebbe appunto soltanto alcune località costiere. Ed ecco dunque la dura presa di posizione dei cittadini riuniti nei comitati anti barriere fonoassorbenti, per i quali un simile progetto non può reggere. Della serie: d’accordo l’arretramento, ma che sia per tutti.

"Il ministro (uscente) Giovannini – sostengono - ha confermato l’arretramento a Pesaro e Fano, forse da prolungare fin dopo Marotta. Ha parlato di un ipotetico tracciato fino a Falconara Marittima, che sarebbe beffata in quanto l’arretramento potrebbe finire al bypass della raffineria Api, in costruzione, a pochi metri dalla città. Da Falconara in giù poi il nulla".

E ancora: "La Regione Marche, nelle persone del governatore Acquaroli e dell’assessore Baldelli, afferma che non farà nessuna intesa se prima non ci sarà un progetto che studi il tracciato per un arretramento in tutto il territorio, da Gabicce a Porto d’Ascoli. E tutto considerando che sono ‘promesse’ fatte da un ministro facente parte di un governo dimissionario. Non si sa se poi queste promesse saranno o meno mantenute dal nuovo ministro che subentrerà nelle prossime settimane".

Per questo, il coordinamento regionale "auspica che si faccia un progetto unitario dell’arretramento, che serva per l’alta velocità e il trasporto merci, non solo nelle Marche, ma in tutta la costa adriatica. E auspica anche che il tracciato esistente rimanga per essere utilizzato come metropolitana di superficie, così da modernizzare finalmente la zona adriatica (e nello specifico le Marche)".

Non solo, però, riprendendo una "storica" battaglia: "Va messa nero su bianco la parola fine alla costruzione delle barriere fonoassorbenti. Il coordinamento teme che, tra l’aumento del traffico ferroviario e della velocità dei treni, la costruzione del muro sia vista come la soluzione più facile, visto che già il progetto è in stadio avanzato".

Di qui le richieste ai sindaci, alla Regione e ai deputati marchigiani: "Continuate, sì, a spingere sull’arretramento della ferrovia" ma impegnatevi "anche per fermare il folle progetto delle barriere. Perché parlare di arretramento non scongiura la costruzione del muro".