"Arretramento della ferrovia: i giochetti del Pd"

"Non che ci meravigli più di tanto, ma sulla questione relativa all’arretramento ferroviario della litoranea Adriatica il Partito Democratico è riuscito a recitare tutte le parti in commedia. Eppure, lo ricordiamo tutti che al Governo nazionale siedono loro da decenni e hanno pensato bene di badare solo agli interessi dei loro compagni e non di tutti i marchigiani, come sempre fanno". Questo il commento del capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale, Carlo Ciccioli, e del consigliere regionale di FdI, Marco Ausili, a seguito dell’accordo sul progetto per la velocizzazione, ammodernamento e miglioramento della linea ferroviaria Adriatica.

"Prima hanno esaltato il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, che a loro dire ha ottenuto i finanziamenti per il solo arretramento della zona di Pesaro, facendo infuriare un altro loro sindaco, Seri, di Fano. Da Ricci, spallucce. Questo è il suo modo di intendere la politica: pro domo sua. Per noi è diverso" dichiara il capogruppo Ciccioli. "Infatti, dopo aver incontrato ed ascoltato le Associazioni di categoria (Confindustria, Confcommercio, Confartigianato, Cna, Confesercenti, Confagricoltura, Coldiretti, Cia) e i Comuni costieri marchigiani, l’Esecuto Acquaroli ha chiesto formalmente modifiche al Piano ministeriale, ottenendole. Un significativo passo in avanti in termini di qualità e quantità poiché ora riguarda l’intero territorio marchigiano con effetti importanti, compreso il bypass fino a Falconara. Vigileremo sugli impegni presi affinché si arrivi a un completo arretramento della dorsale ferroviaria adriatica nella nostra Regione", conclude Ciccioli.

Anche il consigliere regionale Marco Ausili replica agli esponenti del Pd di Senigallia. "Il loro è un attacco gratuito e privo di fondamenti. Il loro collega di partito, il Sindaco di Fano, riconosce l’impegno dell’Esecutivo di centrodestra per ottenere modifiche sostanziali al Piano ministeriale originario. La prima modifica è sul piano finanziario, dove è stata raddoppiata la dotazione prevista per le Marche, passando da 1,85 a 3,75 miliardi di euro di investimenti. In secondo luogo è stata accettata una visione unitaria regionale dell’intervento, suddiviso in fasi, come da sempre proposto dalla Regione. Partirà inoltre la progettazione per tutto il centro-sud delle Marche dove è stato accolto il principio di tutela delle aree di particolare pregio turistico, naturalistico, culturale e spirituale fortemente richiesto dai Comuni, con la previsione di soluzioni di tracciato ipogee".