Favorire la riflessione sulla diversità e la disabilità visiva, e far conoscere la Collezione Farnesina di Roma: questi gli obiettivi del concorso ArteOltreConfine, rivolto agli studenti delle scuole italiane all’estero, che hanno riprodotto un’opera d’arte della Collezione su formati fruibili con il tatto. Un’iniziativa ‘firmata’ Ancona, perché il concorso è stato promosso dal Museo Omero e dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con il coinvolgimento di altri tre ministeri (Cultura, Istruzione e Università e ricerca), all’interno della Biennale Arteinsieme. "‘ArteOltreConfine’ è un progetto che sperimenta e traccia nuove ed inclusive vie pedagogiche nell’ambito della conoscenza, dello studio e della fruizione dell’arte – spiega Andrea Socrati del Museo Omero –. Un ruolo decisivo è dato dalla multisensorialità, dal coinvolgimento nell’apprendimento e nel rapporto con l’arte, già teorizzato da Maria Montessori e riconosciuto oggi dalle neuroscienze, di tutti i nostri sensi, non solo quello visivo. Non a caso protagonista è l’arte contemporanea, che si rivolge spesso all’intera sensorialità del fruitore". L’ambasciatore Pasquale Quito Terracciano, Direttore generale per la Diplomazia pubblica e culturale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale parla di "un’iniziativa che intreccia diversi elementi della diplomazia culturale: i giovani, l’arte italiana e l’inclusività. Grazie al concorso, gli studenti hanno scoperto la Collezione Farnesina, ed è stato affidato loro il compito di valorizzarla e renderla più accessibile". Con la supervisione dell’Omero sono stati realizzati 10 pannelli dedicati agli ambienti più importanti del Palazzo, ad altezza ribassata per i visitatori su sedia a rotelle, stampati a caratteri idonei agli ipovedenti, tradotti in inglese e con una versione in Braille.