"Assediati dai cani Rispetto per gli animali, meno per le persone"

"Leggo che il consiglio comunale di Ancona ha approvato un ordine del giorno di una consigliera della Lega con il quale il parco dei cani di via San Costanzo verrà illuminato, dotato di fontanella, di panchine e dove verrà effettuato uno sfalcio. Abito vicino al parco dei cani di via San Costanzo. Dalle 6.30 di mattina iniziano gli abbai. Di pomeriggio il macello è talmente assordante che varie volte m’è venuta voglia di telefonare alla polizia. Agli abbai si aggiungono anche le grida dei loro proprietari che si rivolgono ai loro cani magari per dividerli dalle zuffe. Ora con l’illuminazione il casino potrà proseguire anche di sera tardi e di notte.

Nel frattempo l’illuminazione del circuito pedonale al Parco della Cittadella è rotto da moltissimi anni. Dalle 17 d’inverno è impossibile accedere al Parco della Cittadella perché non ci si vede.

D’estate invece il parco della Cittadella è pieno, anche di mattina presto, di cani lasciati liberi dai proprietari. E chi va a correre e a camminare deve tenersi lontano dai cesti dei rifiuti perché sono pieni di sacchetti con escrementi di cane. Come deve tenersi lontano dalla rete di recinzione del vicino maneggio per la puzza degli escrementi dei cavalli. Insomma: uno crede di andare a fare sport e a respirare aria buona ma proprio nel posto sbagliato.

Nel parco di via San Costanzo le risse dei cani che si danno addosso sono frequenti e gli abbai dei cani sono furiosi, cui si aggiungono le grida dei proprietari a squarciagola. Per cui parecchi cani non vi entrano. Dove vengono portati? Al campetto di calcio sempre in via San Costanzo, dove i cani vengono lasciati liberi. Così se uno decide di fare una corsa al campetto di calcio rischia di venire rincorso e azzannato.

Allora uno pensa, cambio! Dove vado? Al Parco della Lunetta di là della strada! Proprio no! Lì all’entrata c’è un cartello che dice che in quel parco i cani vengono lasciati liberi. Conclusione: chi dimostra di avere più rispetto per i cani che per le persone non merita assolutamente alcun rispetto".

Guido Lavagnini