Atlantide del sapere femminile: si parla dell’"Effetto Matilda"

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Una ‘Atlantide del sapere femminile: storie di scienziate dimenticate’. Titolo affascinante per il secondo incontro online del ciclo ‘Cambiamo discorso’, organizzato dall’associazione Reti Culturali. L’incontro, domani alle ore 17, è dedicato al cosiddetto ‘effetto Matilda’, ovvero al rapporto tra donne e scienza. Mai come per questo argomento è calzante il riferimento a Matilda Joslyn Gage (foto, 1826-1898), diventata, grazie alla storica della scienza Margaret W. Rossiter, eponimo per indicare il pregiudizio che nega il contributo femminile alla ricerca scientifica. Matilda, infatti, era l’attivista americana a favore del suffragio femminile e dell’abolizionismo, che nel 1870 pubblicò un saggio dal titolo Woman as Inventor; da qui l’Effetto Matilda per combattere lo stereotipo della mancanza, nelle donne, di predisposizione o inclinazione per i saperi scientifici.

Di tutte le scienziate sminuite o trascurate nella storia della scienza, se non ignorate o addirittura scavalcate da colleghi maschi che si sono impossessati delle loro scoperte, prendendosene i meriti, parlerà Vanessa Sabbatini, studiosa di storia delle donne. Si parlerá anche di Giulia Bonarelli, neurologa, prima medica professionista di Ancona, moglie del noto psichiatra Gustavo Modena, la quale lavorò soprattutto al Manicomio dorico a partire dagli inizi della prima guerra mondiale.