"Avrei voluto investire su Ancona Ma non ci sono più opportunità"

L’imprenditore in passato aveva gestito locali ed eventi "Peccato, c’è un bacino d’utenza eccezzionale"

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Nel dibattito sulla movida ad Ancona abbiamo interpellato Francesco Sabbatini Rossetti, direttore del Mamamia di Senigallia, sommo esperto di intrattenimento giovanile. Sabbatini ha lavorato anche ad Ancona, come direttore del Sui, quando è stato fondato. Ha organizzato anche eventi al Palazzetto. Quindi conosce alla perfezione il labirinto dei permessi e delle condizioni necessarie a gestire locali di musica e da ballo.

Ha mai pensato a nuovi progetti su Ancona?

"Se ci fossero le opportunità, qualsiasi imprenditore investirebbe su Ancona. Alla città non manca nulla. Da parte mia non c’è nessun pregiudizio, semplicemente non ci sono più state opportunità".

Cosa ne pensa delle proteste sulla repressione della movida?

"Molte volte si confonde la movida con l’intrattenimento. Avere una licenza di intrattenimento danzante non è uguale a fare iniziative abusive. Il mercato richiede professionialità massima. Se sono stati chiusi dei locali, significa che non erano a norma. Se ora non c’è nulla, significa che ciò che c’era o non era in regola o non stava sul mercato".

Com’è Ancona vista da Senigallia?

"Un bacino d’utenza eccezionale, interessantissimo. Se ci sono opportunità di fare manifestazioni in maniera professionale, tutti sono interessati. Devono esserci luoghi pubblici o privati dove fare attività professionali. Non bar o ristoranti che fanno ballare abusivamente".

Può spiegarci meglio cosa intende?

"Nella provincia di Ancona l’abusivismo l’ha fatta da padrone: per anni ci sono stati bar e balneari che facevano feste danzanti senza licenza. In altri paesi europei, come la Spagna, in città e in spiaggia la musica dura fino a mezzanotte, poi si va a ballare in luoghi consoni, discoteche e locali musicali".

Cosa consiglia?

"Ad Ancona mancano i locali, l’imprenditoria deve aprire locali a norma. Invito gli imprenditori a metterci più coraggio. Il mercato oggi richiede un divertimento di alta qualità, non vuole la cassa davanti al bar".

Non pensa che ad Ancona manchi una programmazione estiva che possa attirare gente?

"La programmazione estiva non è la movida, prodotta dal popolo della notte che esce normalmente. Se il Comune non organizza Ancona Estate, non è un problema dei privati. Il privato non può essere d’aiuto".

Valerio Cuccaroni