Azzannato dai rottweiler del vicino Erano fuggiti dal recinto del giardino

Paura a Casine di Paterno: l’uomo li aveva richiamati perché rientrassero, poi è scattato l’attacco

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Si è accorto che i cani del vicino, due rottweiler, erano usciti dal giardino e si stavano allontanando. Conoscendoli e avendo dimestichezza con entrambi, temendo che poi potessero perdersi, gli si è avvicinato per richiamarli nel tentativo di riportarli nel giardino dal quale erano scappati. Fino a qui, nessun problema. I due molossi, al richiamo, sono infatti tornati indietro. L’uomo, seguito dai due cani, ha quindi ripreso la strada verso l’abitazione del vicino di casa e, probabilmente per avvisarlo di quanto era appena accaduto, è entrato pure lui. E’ a questo punto che i rottweiler hanno però repentinamente cambiato atteggiamento diventando aggressivi. Spinti dal senso innato di difesa della proprietà, lo hanno infatti aggredito, azzannandolo ripetutamente alle braccia. L’episodio è accaduto nella tarda mattinata di ieri, poco dopo le 12:30, a Casine di Paterno. Le urla dell’uomo che veniva aggredito dai due cani, hanno immediatamente richiamato l’attenzione della moglie e dello stesso vicino di casa. Immediatamente si è cercato di far desistere i molossoidi dall’attacco e, non appena riusciti, è stato chiamato il numero unico di emergenza 112. Sul posto, a sirene spiegate, sono intervenute un’ambulanza della Croce Gialla di Agugliano, l’automedica di Ancona Soccorso e le Volanti della polizia. L’uomo, azzannato dai due cani, è stato medicato sul posto a seguito delle profonde ferite riportate. Non appena è stato stabilizzato il quadro clinico, si è dunque provveduto al trasporto d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette con un codice giallo di media gravità. Fortunatamente, i morsi si sarebbero infatti limitati alle braccia senza prendere parti vitali. Sul luogo è successivamente intervenuto, come da prassi, anche il personale veterinario dell’Asur che ha controllato lo stato dei cani, risultati poi regolarmente detenuti, vaccinati e con il chip. Gli animali sono stati lasciati in affidamento al proprietario anche per il fatto che l’aggressione è avvenuta comunque all’interno della sua proprietà e la causa, con molta probabilità, è legata alla difesa del territorio e non alla loro ‘cattiveria’. Ciò non toglie che la persona rimasta ferita potrà comunque sporgere denuncia oppure, in base ai giorni di prognosi che gli verranno dati dai medici, una querela potrebbe scattare d’ufficio.

al. big.