Baby bullo Ancona, oltre due anni di volontariato: "Chiedo scusa"

Il ragazzino aveva aggredito ai bagni di piazza Roma il figlio di Mamma coraggio per rubargli il portafogli. Eviterà il processo, ma comincia un percorso di recupero in una comunità con rigidi controlli del tribunale

Il fenomeno baby gang ha toccato diverse città

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Ancona, 26 maggio 2022 - Dovrà affrontare una messa alla prova che durerà due anni, dimostrando con i fatti quanto ha già detto a parole e cioè "essere migliore dei miei sbagli". Il bullo della rapina ai bagni di piazza Roma evita per ora il processo e il Tribunale dei Minori gli concede la map che farà all’interno di una comunità specifica in Emilia Romagna. Nessun giudizio quindi per lui, 16 anni, di origine tunisina, che il 24 settembre scorso aggredì il figlio di mamma coraggio, Patrizia Guerra, sferrandogli un calcio allo stomaco per portargli via poi il portafoglio con pochi spicci. La messa alla prova è stata concessa martedì, durante l’udienza che si è tenuta davanti al collegio presieduto dalla giudice Laura Seveso. Molto avrebbe contato il perdono che la mamma della vittima, un 17enne anconetano, ha subito manifestato di concedere. Guerra aveva avuto modo, nell’udienza precedente, di parlare con la mamma del rapinatore che le aveva chiesto scusa e anche lo stesso 16enne aveva chiesto più volte scusa scrivendole una lettera messa agli atti dove si dice pentito e dove spiega che non pensava che il suo agire avrebbe portato a conseguenze penali, sottovalutando le sue azioni.

Martedì il ragazzino è stato di nuovo sentito dalla giudice Seveso che ha concesso la map ma con una prima rigida verifica del suo andamento fissata per il 21 giugno prossimo, quando non sarà passato nemmeno un mese dal percorso. Superato un anno sarà valutata anche la possibilità di far incontrare il rapinatore con la vittima, se quest’ultima lo vorrà, per vedere se il suo atteggiamento è cambiato. Il 16enne, difeso dall’avvocato Aldo Rino Sichetti, verrà trasferito in queste ore dal carcere minorile dove si trova alla comunità assegnata. Lì proseguirà anche gli studi perché il minorenne ha manifestato la volontà di volersi diplomare. Con l’arresto ha perso l’anno scolastico che stava facendo.

Il percorso di volontariato che dovrà svolgere sarà valutato dalla comunità dopo un primo periodo di osservazione del minore. La vittima, rappresentata dall’avvocato Raffaele Napolitano, si sta via via riprendendo da quella brutta esperienza. Intanto tra le due mamme sta nascendo una amicizia. "Ho sempre capito quella donna – commenta Patrizia Guerra – perché sono mamma anche io. Martedì dopo l’udienza mi ha chiamato, mi ha mandato ancora un messaggio per ringraziarci e per scusarsi". La donna vorrebbe anche entrare a far parte dei City Angels, il gruppo di volontari che Guerra ha portato anche ad Ancona, per aiutare a prevenire certi crimini.