
Zaccaria Mouhib, in arte Baby Gang, qui sopra durante un suo concerto e, a fianco, ieri mattina in una scuola di Ancona. Al suo fianco don Burgio. Sotto (con il cappellino rosso) in mezzo agli studenti di Pesaro incontrati la scorsa settimana
Ancona, 10 dicembre 2024 – Acclamato dai ragazzini che, all’uscita, invocavano il suo nome e chiedevano foto. Chiacchierato al punto da mettere d’accordo un sindaco di centrodestra, Daniele Silvetti e il Pd, sul tema di certi “contenuti educativi” veicolati nei suoi testi (spinti) ad una larga platea di giovani. E alla fine arrivato, ieri mattina a sorpresa, in una scuola del capoluogo marchigiano, l’Istituto Volterra Elia di Torrette, per un incontro con 200 studenti. Cronaca degli ultimi sette giorni di Baby Gang, trapper 23enne campione di ascolti, ma discusso per il passato turbolento, pronto al debutto di giovedì ad Ancona, PalaPrometeo, nel tour dei palazzetti ‘La fine del mondo’.
Accompagnato da don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano e fondatore dell’associazione Kayros, primo a scommettere sul suo talento al microfono, l’artista nato a Lecco di origini marocchine si è raccontato in un incontro con gli alunni sulla scia di quello di sette giorni prima a Pesaro, che almeno stavolta è passato sotto traccia. Se n’è saputo in tarda mattinata. Forse per non alimentare le polemiche che, da dieci mesi, stanno animando il dibattito pubblico aperto dal Carlino e accendendo mille polemiche.
Febbraio 2024. Primo atto. Il sindaco Silvetti, forte di una missiva della Questura in cui si sconsigliava, per ragioni di ordine pubblico, un simile concerto (quello di Baby Gang), programmato inizialmente il 27 aprile, si dichiara contrario. E il concerto in effetti salta, ma per una sopraggiunta condanna di Zaccaria Mouhib, dopo una sparatoria a Milano nel 2022. Pena dimezzata, quest’estate, da 5 anni e 2 mesi a 2 anni e 9 mesi. Risolti i guai, l’atto secondo. Inizio settimana scorsa, con l’avvicinarsi del riprogrammato show (giovedì). E con il primo cittadino a mettersi di traverso, tanto da contestare l’operato del Consorzio Ancona per lo sport, che gestisce il palas ed ha contrattualizzato con Baby Gang.
“Prendo le distanze – sintesi del Silvetti-pensiero –. Una scelta molto discutibile”, augurandosi che l’evento si svolga in tranquillità. Qui un nuovo protagonista: il presidente della Camera minorile dorica Andrea Nobili che ha chiesto a Baby Gang, se è vero che è cambiato e si è responsabilizzato nei periodi detentivi, di venire in una scuola di Ancona ad inviare messaggi diversi ai giovani e aiutarli nell’educazione alla legalità. Contatti presi dall’agenzia di comunicazione di Baby Gang ‘Parole&Dintorni’ e una scuola superiore. E ieri quell’incontro c’è stato, favorito da don Burgio. “Ognuno di noi sbaglia, ognuno di noi cade. Senza il mio passato non sarei quello che sono adesso – ha spiegato il trapper ai ragazzi –. L’importante è non fare gli stessi sbagli”. Le prime volte nelle scuole, già nel 2019. Ancora Baby Gang: “Magari abbiamo percorsi di vita diversi ma penso che non siamo differenti, siamo tutti esseri umani. Ognuno di noi ha un talento e con il tempo lo scoprirà. Non andate di fretta ma abbiate pazienza. È difficile darvi consigli, perché tanto farete di testa vostra, siete giovani. Potete sbagliare, cadere, rialzarvi, l’importante è che non ripetiate gli stessi errori. Tutti possiamo sbagliare, anche i grandi sbagliano, l’importante è non cadere sempre nello stesso punto”.
L’infanzia difficile, la povertà, gli arresti e la musica per rinascere. Chi lo ha aiutato di più a rialzarsi? “Non è una persona, ma è Dio”. E allora Burgio: “Io sono un prete cattolico, lui è musulmano. In un mondo in cui non si pensa tanto a Dio, trovare una persona di successo, che ha affrontato tante pagine dolorose, e vedere che si affida a Dio fa riflettere, è una cosa controcorrente”. La chiosa di Baby Gang, prima del concerto di giovedì: “È ignorante discriminare e ragionare sulle differenze tra religioni e nazionalità”.