Baby vandali in azione: scuola imbrattata Tutto il primo piano è pieno di scritte e insulti

Doppio blitz da parte di una banda alla media Volta di Collemarino: nel mirino anche poliziotti e carabinieri, poi droghe e svastiche. Ad accorgersi del raid sono stati i docenti quando sono arrivati per gli esami. La dirigente ha fatto denuncia, via alle indagini

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di Alberto Bignami

Almeno due blitz, avvenuti entrambi nelle notti di mercoledì e giovedì, effettuati da parte di ragazzini armati di bombolette spray e con il solo scopo di imbrattare i muri esterni della scuola media ‘Volta’ di Collemarino. L’ingresso si trova in via Leonardo Da Vinci ma la banda, perché sicuramente composta da più giovani, probabilmente anche minorenni, è passata dal retro che si affaccia lungo la meno trafficata via Ricci. Qui, un cancelletto è stato divelto nonostante fosse stato assicurato alla rete perimetrale della scuola. Non appena entrati nell’area verde del plesso scolastico, i vandali hanno imbrattato ogni cosa, con scritte e simboli: pareti, finestre, porte e scale. Tutto il primo piano dell’edificio è stato vandalizzato esternamente ma solo perché, per fortuna, non hanno trovato il modo di accedere all’interno.

Le frasi scritte sono dirette a poliziotti e carabinieri, che vengono chiamati ‘Sbirri’, aggiungendo poi insulti. Si inneggia alla cocaina e al Thc, il principio attivo dei cannabinoidi, con vicino il disegno di un ‘cannone’ o spinello tenuto stretto tra un paio di dita stilizzate. Disegnate, ci sono anche delle svastiche naziste ma la mano è quella di qualcuno che di storia non ne sa nulla dato che sono state fatte con il prolungamento dei bracci orientati verso sinistra anziché destra e dunque sbagliate, a meno che il vandalo non sia stato così ‘nobile’ da voler ricordare il più antico simbolo, di tutt’altra e opposta ideologia, inerente il principio supremo dell’universo. Forse, in questo modo, si sarebbe in parte riscattato.

Tornando con i piedi a terra, questa sembra però essere solo un’utopia: d’altronde, cosa si può pretendere da chi scrive, sempre con lo spray rosso, "Squola di m…." dove la ‘Q’, a questo punto, non può essere che considerato un altro errore fatto da chi è completamente a digiuno di storia e di ortografia. Non mancano i simboli, questa volta corretti, del dollaro o più genericamente dei ‘soldi’, associati a quelli fallici.

Ad accorgersi dei blitz, sono stati ieri mattina i docenti, impegnati in questi giorni con gli esami di fine anno. Immediatamente hanno chiamato i carabinieri della Stazione di Collemarino che, giunti sul posto, hanno ispezionato tutti i muri e repertato scritte e disegni. La dirigente scolastica, Lorella Cionchetti, non ha esitato a sporgere denuncia. Le indagini sono state immediatamente avviate. Indubbiamente risalire ai vandali non sarà facile dato che né nella scuola né nella zona, vi sono telecamere. I residenti però ci vedono bene e hanno notato "ragazzini, molto giovani – hanno detto – che entrano nei giardini della scuola durante il pomeriggio per poi andarsene più tardi. Non sappiamo cosa fanno, ma qui si trovano facilmente bottiglie e lattine di alcolici. Che non siano gli stessi che poi ritornano di notte?".

Un residente lamenta poi il fatto di essersi più volte rivolto al Comune per far chiudere proprio l’accesso dal quale i ragazzini sono entrati dopo averlo sfondato. "Spesso – dice – sono stato proprio io ad assicurarlo per come potevo, chiudendolo con del filo di ferro". Le scritte, spesso anche senza senso, fatte con spray rosso e blu sono ovunque e rimangono, per ora, a testimoniare un vandalismo fatto da chi non sa passare il tempo se non distruggendo ciò che gli è attorno e frutto della ‘forza’ dello stare in branco.