
Marco Baldassini con la professoressa Maria Ambrogini
Ci ha sempre messo la faccia, Marco Baldassini. E lo ha fatto anche ieri all’Anello d’Oro, quando guardando Luigi Leonarduzzi (presidente provinciale di Italia Viva) ha chiesto garanzie al partito nel tenere la barra spostata a sinistra. "Abbiamo una linea nazionale chiara. E nelle Marche sosteniamo la candidatura di Matteo Ricci alle Regionali". Quindi, nel ringraziare Baldassini per "l’enorme lavoro svolto" e invitandolo a "tenere fede ai patti elettorali", Leonarduzzi ha sentenziato: "La nostra appartenenza al centrosinistra è matematica". Allora, ricevute le delucidazioni, l’annuncio di Baldassini per una staffetta della quale lui, coerentemente, non ne ha mai fatto mistero: "Tra lunedì e martedì darò le dimissioni".
Quindi scoccherà l’ora dell’ex preside Maria Ambrogini, rappresentante di quei Riformisti che lo sostennero alle Amministrative 2023. In tanti alla conferenza. I big locali di Iv, il segretario regionale di Azione Tommaso Fagioli, l’esponente dei Socialisti Marco Canonico e i fedelissimi delle civiche baldassiniane Vola e Ancora Falconara. L’avventura in Consiglio del comandante navale di lungo corso sta per volgere al termine, ma non verranno meno quelle battaglie d’opposizione alla Giunta Signorini. Da ultime le critiche per la Commissione sul progetto della centrale a idrogeno all’ex Montedison ("Ci hanno messi davanti al fatto quasi compiuto", la voce di Baldassini) per arrivare alle opere come il teatro all’ex Squadra Rialzo ("Una cattedrale nel deserto") e dell’ex Garage Fanesi ("Progetto cambiato dopo l’aggiudicazione").
Duro sui mutui: "Non pagarne le quote capitali oggi, rischia di farci tornare al 2008. E chi verrà, rischierà la bancarotta". Sentito l’intervento iniziale, in cui Baldassini si è tolto più che sassolini, macigni dalle scarpe. Ho "atteso due anni dal voto" per comunicare "che non esiste alcuna querela nei miei confronti", trascorsi "i termini dei 90 giorni", e "negli atti nessuno è stato chiamato a testimoniare" in merito ai presunti fatti "di consultazione dei registri a seggi aperti". Anzi. L’ex candidato sindaco ha aggiunto che "il 3 ottobre 2023 il gip aveva chiesto l’archiviazione, poi arrivata il 17 novembre. Stessa data in cui la maggioranza di Falconara ha depositato un’interrogazione, discussa in mia assenza giustificata nel Consiglio del 30 novembre. Ovvero ad archiviazione già avvenuta. Sto valutando con i miei legali di procedere a difesa della mia persona, dopo il vano tentativo della maggioranza di screditarmi".
Fa intendere di lasciare "sereno", dopo aver ricostruito "la verità". Grazie "all’impegno e all’operato di Marco" anche da Ambrogini. Che porterà "avanti un’opposizione senza sconti, in continuità con la sua attività politica". Altra rassicurazione: "La mia coerenza all’opposizione è certa, ma porterò proposte per costruire. Se ne vedrò di serie per risollevare Falconara, voterò a favore. Oggi non ce ne sono".
Giacomo Giampieri