"Divulgare un concetto di cui si ha poca consapevolezza che riguarda nella transizione Green il grande sforzo che il settore navale fa anche in anticipo a tanti settori dal punto di vista delle emissioni del gas serra. Un argomento poco conosciuto e parlarne in un territorio come il nostro dove anche i porti si stanno adeguando è oltremodo necessario". Questo l’intento dell’Ammiraglio Vincenzo Vitale, direttore marittimo delle Marche e comandante della Capitaneria di Porto di Ancona che ha voluto organizzare un evento, primo in Italia a questo livello, riunendo i maggiori esperti a livello scientifico nelle strategie ambientali. L’iniziativa si è tenuta ieri nella sala congressi della Domus Stella Maris di Torrette e si è articolata in due sessioni, una mattutina aperta alla città e una pomeridiana con gli imprenditori locali. Quella della mattina, aperta dai saluti del vicesindaco Giovanni Zinni e dal direttore regionale di Confcommercio Marche Massimiliano Polacco è stata voluta proprio per "rendere edotta la comunità di come il settore portuale sta procedendo con la collaborazione della Politecnica, del RINA di Genova, di Fincantieri, dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Centrale, CNR IRBIN, Bancaintesa-ricerca ed economia del mare, Comune, Regione, Camera di Commercio".
Di grande interesse gli interventi dei relatori che si sono alternati al microfono e che hanno toccato ogni possibile argomento dai cambiamenti climatici alle origini delle correnti nell’Adriatico, dalla strategia ambientale nell’Area Adriatica alla ricerca nella transazione green dei porti, dalla decarbonizzazione della pesca alla cattura dell’anidride carbonica marina, dai progetti green delle navi all’uso dei combustibili alternativi per concludersi con le nuove figure professionali necessarie al settore. Per ciò che riguarda il Porto di Ancona molto seguito l’intervento dell’ingegner Letizia Vecchiotti dell’Autorità del sistema portuale del Mare Adriatico che ha evidenziato come il futuro del porto di Ancona è green: "Il Ministero – ha detto – ha assegnato all’Autorità 15 milioni di euro per l’elettrificazione dei moli di cui 9 per il Porto di Ancona che asseriscono a tre moli del porto storico, il molo XXIX Settembre (banchine 15 e 16), il molo Santa Maria (banchine 11, 12 e 13), il molo Wojtyla (banchine 8 e 9). I lavori sono già stati avviati e l’Autorità ha già concluso le fasi progettuali e di affidamento dei lavori che termineranno nell’aprile 2026".
La Politecnica sta collaborando con l’Autorità portuale per valutare l’intero porto con le sue 19 banchine. "In questo momento – ha rilevato il prof Gabriele Comodi della Univpm – stiamo eseguendo la ricerca di come si andrà a coprire il consumo per tutte le 19 banchine che si aggira intorno ai 23 mega watt". Sul Porto è intervenuto anche il "Comitato Porto Città" che ha posto l’accento sull’inquinamento dell’aria portuale e sulla necessità di monitorarlo, sui rumori, le vibrazioni causate dal traffico pesante e dal cantiere navale, proponendo la delocalizzazione del porto commerciale e passeggeri.
Claudio Desideri