Bando Agricom, scontro sulla vendita

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"La dismissione dell’azienda Agricom, realizzata attraverso il bando di gara, delle cui offerte si è proceduto ad asta pubblica nei giorni scorsi, anche per le tempistiche della procedura, insolitamente ristrette, appare davvero incomprensibile". Va all’attacco Fabriano Progressista. "Avremmo confidato in un ripensamento da parte dell’attuale Amministrazione comunale e in una sua assunzione di responsabilità, visti anche i tempi difficili che stiamo vivendo, sia in termini di occupazione, sia nella prospettiva di una guerra che non sembra finire e che pone all’attenzione anche il rincaro dei prodotti a partire dalla farina. Avremmo potuto porre attenzione sul patrimonio dell’Agricom, alla base di un qualsiasi progetto di incremento dell’azienda". "Ci sembra doveroso impegnarci perché il Comune non si privi di una risorsa che può essere a disposizione della collettività". Il sindaco Santarelli replica: "La messa in liquidazione è stata fatta con lo scopo di salvaguardare un bene pubblico e tutelare i creditori tra i quali quello maggiormente scoperto è proprio il Comune che vanta dall’azienda un credito di 140mila euro. La procedura consentirà di vendere l’azienda per il suo valore reale. Ad essere venduta è l’azienda e non il patrimonio del Comune".