Barriere architettoniche al ristorante "Ma ci stiamo mettendo in regola"

La polizia all’Ascensore del Passetto ha sanzionato il locale anche per altre irregolarità. La titolare: "Abbiamo subito chiamato per noleggiare una piattaforma mobile e rendere l’ingresso più facile"

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di Alberto Bignami

Il ristorante L’Ascensore, al Passetto, sanzionato per diverse inottemperanze riscontrate dagli agenti della Squadra Amministrativa e di Sicurezza della questura dorica che, nella giornata di giovedì, insieme ai colleghi della Polizia Locale, hanno effettuato un controllo amministrativo congiunto. Controlli che proseguono con costanza, in vari punti e quartieri della città. Una volta entrati per l’ispezione, poliziotti e agenti hanno verificato come la titolare, Denise Catalano, non avesse mai provveduto, nonostante un precedente controllo amministrativo, ad abbattere le barriere architettoniche in modo tale da consentire, anche a clienti disabili o che hanno modo di muoversi con la carrozzina, di accedere agevolmente all’interno della struttura. Per questo motivo, si è provveduto a inoltrare una segnalazione urgente all’ufficio competente dello Sportello Unico per le Attività Produttive che, a sua volta, emetterà i provvedimenti conseguenti al fine di abbattere le barriere oppure, ne conseguirà la chiusura dello stesso locale. Ulteriore segnalazione è stata poi inoltrata al garante della privacy perché lo stesso titolare non aveva provveduto ad apporre i cartelli, previsti per legge, necessari a informare gli utenti circa le registrazioni effettuate dalle telecamere di sorveglianza. Una ‘svista’ che, secondo la normativa sul trattamento dei dati personali attraverso dispositivi video, arriva a prevedere multe fino a 15mila euro. Infine, durante il controllo del personale dipendente addetto alla cucina, i poliziotti hanno accertato che un addetto al lavaggio delle stoviglie, controllati i documenti, non era in regola con il permesso di soggiorno ed era destinatario di un provvedimento di rigetto della richiesta di accoglienza. A mancare era poi anche il cartello che avrebbe dovuto riportare gli orari di chiusura e apertura del locale, nella porta di ingresso del ristorante, costato 333,33 euro di sanzione.

La titolare Denise Catalano non si tira indietro e spiega: "Abbiamo provveduto a chiamare per noleggiare subito una piattaforma mobile per rendere facile anche l’ingresso a persone con disabilità – spiega – in attesa dei lavori che inizieranno a settembre. Per quanto riguarda il dipendente – aggiunge – era comunque in regola con il contratto, che inoltre è a tempo indeterminato. Quelli nostri sono indubbiamente errori ma vorrei però sottolineare – spiega – come non sia stata fatta alcuna sanzione circa la pulizia del locale, il mantenimento dei prodotti e la loro tracciabilità. Anche l’olio usato per le fritture e la cucina in genere, hanno passato la prova. Insomma – precisa – nessuna sanzione per quanto concerne l’igiene e i prodotti e qui, anzi, ci sono stati fatti i complimenti. Il ristorante continua comunque a rimanere aperto e ci stiamo già muovendo per risolvere le mancanze riscontrate".