Benzinai furbetti: vendevano il carburante a un prezzo maggiore di quello pubblicizzato

Dieci gestori nel mirino della finanza, la maggior parte degli illeciti scoperta in alcuni distributori della zona di Falconara. Altri non avevano comunicato la variazione al Mise e in un caso il numero del terzo decimale poteva trarre in inganno il consumatore

Ancona, 16 dicembre 2022 - Alcuni avevano prezzi diversi tra quelli pubblicizzati sul tabellone grande e quelli poi in realtà applicati, e scritti più in piccolo, alla pompa di benzina. Prezzi risultati maggiori di qualche centesimo. Altri non avevano comunicato al Mise, il ministero dello sviluppo economico, la variazione del prezzo del carburante applicato. In un solo caso il numero del terzo decimale del prezzo esposto al pubblico non era ben distinguibile e poteva trarre in inganno il cliente, convinto di risparmiare ma invece pagava di più.

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Guardia di Finanza al distributore di benzina
Guardia di Finanza al distributore di benzina

Sono i benzinai furbetti scoperti dal comando provinciale della guardia di finanza in questi giorni e dopo un mirato e specifico controllo fatto in una 60ina di distributori di carburante tra Falconara, Ancona, Camerano, Monsano, Castelplanio, Fabriano, Jesi, Genga, Arcevia, Osimo, Loreto, Senigallia e Corinaldo. Ben dieci sono risultati non in regola e sono stati multati con sanzioni dai 500 ai 3mila euro. La maggior parte dei furbetti è stata trovata nel comune di Falconara, oltre la metà dei multati. Proprio per una maggiore trasparenza ed evitare che i cittadini si trovino a dover pagare di più un pieno di carburante, rispetto al prezzo pubblicizzato, sono stati organizzati controlli capillari che hanno tenuto e stanno tenendo i militari impegnati in un importante servizio per il bene della collettività.

Controlli nei confronti di impianti di distribuzione stradale di carburanti al fine di verificare appunto l’osservanza delle disposizioni sulla corretta applicazione dei prezzi al pubblico e contrastare pratiche commerciali scorrette in materia di accise. Le verifiche hanno messo in luce irregolarità nei confronti di 10 gestori di impianti di distribuzione di carburante in relazione alla discordanza tra prezzi esposti e quelli applicati ai consumatori, all’esposizione di prezzi con modalità non conformi alle disposizioni vigenti e all’omessa comunicazione al ministero dello Sviluppo Economico dei prezzi praticati per ogni tipologia di carburante commercializzato attraverso il portale "Osservaprezzi Carburanti".

Una comunicazione che va fatta periodicamente. L’azione messa in atto dalle fiamme gialle del Comando provinciale di Ancona ha la finalità di preservare la più ampia diffusione delle informazioni sui prezzi dei carburanti praticati da ogni singolo impianto di distribuzione sull’intero territorio nazionale in modo da rendere edotto il consumatore circa le variazioni di prezzo del prodotto sia in aumento che in diminuzione. Le violazioni constatate dai finanzieri hanno messo in luce che circa il 15% degli esercizi controllati sono risultati in difetto sul rispetto delle disposizioni in materia di esposizione e comunicazione dei prezzi dei carburanti. "La presente attività di servizio – scrive in una nota la guardia di finanza - testimonia l’impegno quale forza di polizia economico-finanziaria costantemente impegnata quale presidio della legalità del Paese a tutela non solo del consumatore, ma anche del suo diritto ad una trasparente informazione sui prezzi praticati sul mercato".

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