Il bilancio si prepara ad approdare sui banchi del consiglio comunale. A redigerlo, dopo le dimissioni dell’assessore Ilaria Bizzari, sarà il sindaco Massimo Olivetti, che ha ceduto la delega del turismo a Simona Romagnoli e mantenuto quella al bilancio. "Sarà approvato entro il 31 dicembre – annuncia il sindaco Olivetti –. Siamo già al lavoro come giunta per definire gli ultimi dettagli. Abbiamo già fatto alcuni incontri con le categorie economiche e con i sindacati e abbiamo le idee molto chiare. Purtroppo temiamo un possibile taglio dei trasferimenti statali, ma contiamo di compensare grazie al grande risultato che stiamo ottenendo sul fronte dell’evasione fiscale che ci ha portato a riscuotere, dai 250mila di quando ci siamo insediati, all’attuale milione e 800 euro di oggi. Tutte risorse che metteremo in campo a beneficio della città".
Una buona notizia arriva per i cittadini che non subiranno alcun aumento delle tasse: "Ci sarà un ritocco minimale che riguarda riguardano tariffe puntuali di servizi che non venivano toccati fal 2009 – conclude Olivetti –. Tutto questo anche se il Comune risente del notevole aumento dell’inflazione". Dei proventi arriveranno dai tributi non pagati: ammontano infatti a quasi due milioni di euro di cartelle che non erano state pagate dal 2018 al 2020, per cui l’amministrazione sta avviando la procedura di riscossione. Il Comune infatti ha espletato "tutti i vari tentativi possibili di recuperare le cartelle non pagate" e ora occorre procedere con la riscossione coatta. Nel secondo semestre del 2022 infatti l’ente ha notificato ben 280 avvisi di accertamento per Imposta municipale unica (Imu) e Tassa sui servizi indivisibili (Tasi) relativi ad annualità pregresse, che risultano ad oggi non ancora riscossi. In particolare si tratta ben 141 mila e 409 euro. Di questi 127.894,74 euro sono relativi all’Imu e i restanti 13.515,16 euro sono per la Tasi. Il compito di procedere con la riscossione coatta è stato affidato ad Abaco S.p.A., società con cui il Comune ha da tempo un contratto di collaborazione. Nella tranche precedente, quella risalente alle annualità dal 2018 al 2020, in totale gli avvisi di accertamento Imu e Tasi notificati per cartelle che non erano state riscosse ammontavano a 2 milioni e 408.354,28 euro. In quel caso l’importo era stato suddiviso in due lotti: uno per un importo di un milione e 942.784,03 euro e costituito da 146 titoli e un secondo lotto per un importo di 465.570,25 euro costituito da altri 526 titoli.