Sassoferrato (Ancona), 13 gennaio 2019 - Volano in cielo i palloncini bianchi lanciati dai compagni di scuola per raggiungere il piccolo angelo Beatrice Anovich Caseli, vittima a soli dieci anni del monossido killer. C'erano quasi tutti i suoi amici e compagni questo pomeriggio a Fabriano alla Casa del commiato Infinitum dell'impresa funebre Bondoni al rito evangelico per l'ultimo saluto, prima della tumulazione di domani al cimitero di Sassoferrato, alla dolcissima bimba di origine brasiliana come tutta la sua famiglia, a cui non hanno dato scampo poco prima dell'alba di venerdì le esalazioni provenienti con ogni probabilità da una perdita delle condutture della stufa di casa nella minuscola località sentinate di Aspro.
Poi i pensieri struggenti letti da una mamma a nome degli alunni della quinta B della scuola sassoferratese Brillarelli, dove domani riprenderanno le lezioni con la presenza di uno psicologo. «Sei diventata un angelo - scrivono i ragazzini - ora continua a sorridere con il tuo dolce e timido sorriso. Ti ricorderemo sempre come l'amica dolce, timida e simpatica che eri".
Poi il lancio dei palloncini appena all'esterno della struttura e il commosso abbraccio a papà William e mamma Rosy del sindaco sassoferratese Ugo Pesciarelli, mai così provato, che nel suo intervento durante la funzione non è riuscito a trattenere le lacrime.