Un pacco arrivato in aeroporto, a Falconara, ha fatto scoprire un laboratorio di canapa indiana nella provincia dorica con un alto principio drogante e fatto sequestrare 40 chilogrammi di sostanza stupefacente. L’operazione è dei giomi scorsi ed è stata condotta dal comando provinciale della Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Denunciato un cittadino a cui era destinato il pacco con all’interno alcune dosi di canapa. E’ accusato di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio. La droga è stata trovata durante un controllo avvenuto all’interno dei magazzini aeroportuali, dove confluiscono i pacchi poi da consegnare. L’involucro ha destato subito dei sospetti perché nell’indirizzo indicato alla consegna c’era come destinatario una azienda locale operante nel settore del commercio dei tartufi che però, da accertamenti fatti dai finanzieri, risultava inattiva da anni. Perché mandarle un pacco? Cosi è sorto il sospetto che nella confezione, ben chiusa e sigillata, ci fosse qualcosa di strano, magari anche vietato. L’intuito ha dato ragione alle Fiamme Gialle. Il pacco è stato ispezionato e sono state trovate al suo interno alcune dosi di canapa. Ad un primo esame è stato rilevato un principio drogante, con concentrazioni superiori a quelle consentite dalla legge. Quindi era canapa vietata. I finanziari hanno così voluto estendere il controllo anche al luogo di destinazione del pacco, scoprendo un immobile adibito a laboratorio, completo di generatori di elettricità, impianto di irrigazione e attrezzature varie utili alla coltivazione, lavorazione, confezionamento ed immissione in commercio della sostanza stupefacente. C’era altra canapa al suo interno. E’ stata fatta analizzare dalla polizia scientifica che ha evidenziato un valore drogante 100 volte superiore al limite consentito per la cosiddetta canapa light, Non poteva essere detenuta e nemmeno coltivata. La droga è stata sequestrata. Dalla quantità rinvenuta era possibile ricavare 13mila dosi da immettere nel mercato, pronte per lo spaccio.
ma. ver.