Bollette choc ad Ancona: "Ci sono anziani che si vendono la nuda proprietà"

Lunghe file ai patronati per chiedere come fare a fronteggiare le spese. Domenico Sarti della Cgil: "Situazione spaventosa, le rateizzazioni sono tante. Molti impegnano la casa per avere denaro liquido"

Anziani preoccupati per le cifre da pagare

Anziani preoccupati per le cifre da pagare

Ancoa, 2 settembre 2022 - Termosifoni spenti, andare a letto prima rispetto al passato e alternare le luci accese in casa, ma anche rateizzazioni, cambio dei gestori e addirittura la vendita di nuda proprietà. Il caro bollette sta mettendo in ginocchio le fasce più deboli della società e in particolare i pensionati che già da settimane stanno facendo la fila negli uffici dei patronati sindacali. Visite e appuntamenti che equivalgono ad altrettanti drammi sociali che si stanno consumando adesso e che tra ottobre e dicembre potrebbero aggravarsi: "L’afflusso di pensionati nei nostri uffici periferici del territorio è spaventoso – conferma Domenico Sarti, responsabile Spi-Cgil Ancona – Ogni giorno decine di persone che chiedono aiuto, a partire da chi si aspettava dall’Inps il rimborso fiscale del 730. Somme di alcune centinaia di euro che sarebbero state spese proprio per coprire i costi esorbitanti delle utenze e che invece non ci sono. Qui non siamo di fronte soltanto all’influenza del conflitto in Ucraina, è la speculazione il vero cancro del sistema. Alcune bollette dei nostri pensionati sono raddoppiate e durante l’inverno potrebbero addirittura triplicare. Chi si rivolge a noi è in forte difficoltà, alcuni sono disperati, ci chiedono cosa e come fare per andare avanti. La soglia di povertà nella categoria dei pensionati è stata superata da molte più persone rispetto al passato e intanto cresce la forchetta tra benestanti e poveri".

Le storie di ognuno dei pensionati raccontano lati davvero terribili di una stagione mai vista. Tra le soluzioni a cui molti anziani potrebbero ricorrere ce n’è una, come accennato poc’anzi, molto particolare: "La vendita di nuda proprietà significa che un pensionato, magari senza eredi, vende la sua casa a un privato e continua a viverci fino al giorno del decesso. Da quel momento la casa passa all’acquirente, ma intanto il pensionato incassa i soldi della vendita, certo con un valore molto inferiore ai prezzi del mercato ordinario in considerazione dell’aspettativa di vita e del patto stipulato. Di queste soluzioni me ne hanno parlato e chiesto diversi pensionati che conosco e non solo. Avere liquidità diventa irrinunciabile e le soluzioni alternative sono scarse".

Siamo appunto alle soluzioni estreme, ma intanto c’è chi ha deciso di portarsi avanti: "Le rateizzazioni sono all’ordine del giorno – aggiunge Sarti – poi ci sono le misure legate a risparmio. Ho chiesto al mio personale nei patronati di raccontarmi cosa sta succedendo e le storie sono varie. Molti, la maggior parte, hanno già iniziato a tenere accesa una sola luce in casa sfruttando quella fonte anche in altre stanze. Altri hanno confidato che con l’arrivo del freddo chiuderanno i termosifoni delle stanze meno utilizzate limitandosi a vivere dove necessario. Risparmiare sulle fonti di energia significa anche vestirsi più pesanti in casa e andare a letto prima la sera per limitare i morsi del freddo e il consumo di luce e gas. Alcuni hanno deciso di cambiare ente gestore, ma si tratta di risparmi effimeri per le famiglie, specie le monoreddito".