Bollettino Coronavirus Marche 11 maggio, solo 10 nuovi casi. Zero ad Ancona e Fermo

Cala ancora la curva del contagio, cinque le vittime. Ospedale Covid di Civitanova, lavori finiti

Le Marche sono pronte a moltiplicare gli sforzi e i tamponi per scovare i positivi

Le Marche sono pronte a moltiplicare gli sforzi e i tamponi per scovare i positivi

Ancona, 11 maggio 2020 - Solo dieci nuovi casi di positività al Covid-19 registrati nelle Marche su 1.012 tamponi esaminati nelle ultime 24ore: otto i in provincia di Pesaro Urbino, uno a Macerata e uno ad Ascoli Piceno mentre nessun caso di positività è stato riscontrato nelle province di Ancona e Fermo nell'ultima giornata. Lo evidenzia l'ultimo aggiornamento del Gores (Gruppo regionale per le emergenze sanitarie). Finora i contagi nella regione sono stati 6.543 mentre i test eseguiti hanno superato quota 50mila (50.206).

I guariti salgono a quota 2.352. Intanto continuano a svuotarsi i reparti di terapia intensiva: sono 28 i ricoverati sui 305 pazienti totali.

Nuovi positivi al Coronavirus, così come non ci si doveva esaltare per aver finalmente raggiunto zero contagi in provincia di Ancona, tre giorni fa, è sbagliato deprimersi per i 7 casi registrati ieri dal Gores. Dietro ai nuovi dati c’è una spiegazione che potrebbe modificare il modo di pensare e di analizzare le statistiche fornite dagli esperti giorno dopo giorno. Stando a quanto affermato dal direttore dell’Osservatorio Epidemiologico delle Marche, Marco Pompili, buona parte del numero di tamponi positivi resi noti ieri riguardano l’analisi di vecchi tamponi effettuati nei confronti di persone messe in quarantena obbligatoria dopo essere stati a contatto con persone infette. E così si scopre che dei 7 contagi anconetani, 2 riguardavano persone in isolamento a marzo e 1 nel mese di aprile (stesso discorso per Macerata che però è cresciuta complessivamente di 11 positivi); nel Pesarese, dove si sono verificati 17 nuovi contagi, ben 13 riguardavano analisi degli scorsi mesi, 9 su quarantenati a marzo e 4 ad aprile.

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"Si conferma – dice il Gores – la tendenza positiva già registrati. Nella fase 2 di gestione della pandemia si allarga la platea delle persone sottoposte a tampone, per garantire il contenimento nel momento delle riaperture, con un controllo capillare, oltre che dei casi positivi, dei loro familiari e contatti anche se asintomatici". In ogni caso i numeri restano numeri e quindi i casi positivi da inizio emergenza sanitaria nelle Marche, a cavallo tra fine febbraio e inizio marzo scorsi, salgono di altre 40 unità per complessivi 6.533 su 49.194 casi diagnosticati e addirittura 76.367 tamponi effettuati (con i test ripetuti sulla stessa persona). In provincia di Ancona la cifra aggiornata è 1.837, 2.667 (+17) nel pesarese, 1.067 (+11) nel maceratese, 455 (-)nel fermano, 287 nell’ascolano (-) e 215 da fuori regione (+5).

Decessi

Le vittime restano sempre ristrette a poche unità, ma dopo le 2 di sabato oggi sono salite a 5: si tratta di due uomini e 78 e 88 anni nella provincia di Pesaro-Urbino, una donna di 89 anni a Morrovalle (Macerata), un uomo di 75 anni di Cingoli (Macerata) e un uomo di 90 anni di Potenza Picena (Macerata). Nessuna vittima in provincia di Ancona per il trezo giorno consecutivo. Il bilancio complessivo si avvicina a quota 1.000, 969 (582 uomini, 387 donne, età media 80,5 anni). 

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Covid Hospital di Civitanova, lavori finiti

Ultimo sopralluogo oggi del presidente Luca Ceriscioli al Covid hospital di Civitanova Marche, accompagnato dall’assessore Sciapichetti e dal consigliere Micucci. Ad accoglierlo Guido Bertolaso, che ha illustrato l’ultimazione dei lavori, che permetteranno di vedere la struttura operativa entro pochi giorni. 

"Tempi straordinari – ha detto il presidente - e costi contenuti. Una grande attenzione per riuscire a realizzare tutto questo, con le cifre giuste. Oggi abbiamo la grande opportunità di poter utilizzare questa magnifica struttura per la fase finale del Covid, permettendo ai medici di scoprire tutte le caratteristiche specifiche di questo ospedale, in modo che se dovesse essercene la necessità anche in futuro sarebbe possibile partire subito, senza passaggi intermedi. Provo una grandissima emozione nel veder completata un’opera così importante e tecnologica, a partire da una TAC di ultima generazione che agisce in pochissimi secondi”.

Grande soddisfazione anche per Bertolaso che ha ringraziato tutti coloro che hanno lavorato strenuamente alla realizzazione della struttura, definita “un esempio per tutta Italia”. “Sono guarito dal Covid ed ora sono immune - ha aggiunto Bertolaso - quindi donerò il plasma e lo farò a Pesaro”.